di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Non è bastata la straordinaria doppietta, medaglia d'oro alle Olimpiadi e primo Slam in carriera, ad Andy Murray per essere eletto sportivo britannico dell'anno. Nella speciale classifica, ottenuta sommando le votazioni del pubblico della BBC, il tennista scozzese si è dovuto accontentare del terzo gradino del podio.
Murray, che nel 2012 ha riportato un britannico sul tetto di un Major 76 anni dopo Fred Perry, ha guadagnato il 14,17% delle preferenze. Davanti al 25enne di Dunblane si sono piazzati Bradley Wiggins e Jessica Ennis. A conquistare il BBC Sports Personality of the Year Award è stato proprio il ciclista. Wiggins ha vinto il Tour de France (mai nessun britannico ci era riuscito) e la medaglia d'oro olimpica (nella cronometro). Ennis, anch'ella campionessa a Londra 2012 (eptathlon), si è guadagnata questa volta la medaglia d'argento.
Murray non era presente alla cerimonia di premiazione. Andy ha utilizzato Facebook per congratularsi con il vincitore Wiggins e con tutti gli altri atleti britannici (classificati e non), che in questa stagione sportiva hanno regalato grandi successi ed indimenticabili emozioni alla loro nazione.
Il tennista scozzese si trova infatti a Miami, con il suo coach Ivan Lendl, per preparare al meglio la stagione 2013. Nel Connecticut, 1.000 km a nord della Florida, è accaduta nei giorni scorsi una tremenda tragedia. In una scuola di Newtown hanno perso la vita 26 persone, 20 delle quali erano bambini. Tra costoro c'era anche Grace Audrey McDonnell, nipote del Presidente esecutivo Atp Adam Helphant.
La strage del Connecticut ricorda per molti versi quella vissuta in prima persona da Murray nel 1996 a Dunblane. Andy aveva 8 anni ed era a scuola, quando un folle armato vi penetrò uccidendo 17 persone, tra cui 16 piccole vittime. Murray non ha mai amato parlare della vicenda, ma i fatti di Newtown non potevano lasciare imperturbato chi aveva già sperimentato qualcosa del genere.
Questo il toccante commento postato da Andy su Facebook: “Il mio cuore è con tutti quei poveri bambini, le loro famiglie e la comunità di Newton, nel Connecticut. Sono tanto tanto triste”.