da Londra Giorgio Spalluto – foto Ray Giubilo
Mal lasciata. Con queste due parole si potrebbe riassumere l’ultimo quarto di finale disputatosi quest’oggi, quello più atteso dai sudditi di Sua Maestà che ritrovano un anno dopo in semifinale Andy Murray, vincitore in 4 set su Jo Wilfried Tsonga. Il francese rimpiangerà a lungo quella comoda voleè abortita al termine del secondo set, su una risposta senza pretese dello scozzese, posatasi sulla riga di fondo. Si era sul 5-5 del tiebreak con il transalpino che aveva appena fallito una stop volley di rovescio in diagonale che lo avrebbe portato avanti 6-4, con due setpoint per andare avanti di due set. Jo, infatti, si era aggiudicato il primo set sempre al tiebreak, con il punteggio di 7-5 grazie a un serve & volley vincente di rovescio, al termine di un set in cui il franco-congolese, dopo aver annullato una palla break sul 4-4, si era procurato un setpoint nel 10° game, annullato da Murray grazie a una gran prima seguita da due ace centrali.
Nel secondo parziale, è lo scozzese a staccarsi subito con un break nel 2° gioco in virtù di una pessima volée di dritto di Tsonga che però recupera subito il disavanzo iniziale, pareggiando il conto dei break nel quinto game. Non ci saranno più palle break fino al tiebreak follemente scialacquato dal francese.
In un match così equilibrato basta e avanza l’episodio della mancata voleè a stravolgere gli equilibri in campo. Tsonga, in continua proiezione offensiva è costretto a fronteggiare subito nel terzo gioco una marea di palle break. Ne salva cinque: due con altrettante volée, la terza con un’accelerazione di dritto, la quarta con un rovescio in contropiede, la quinta grazie a un nastro fortunato. La sesta è quella decisiva per Murray che fa ribollire di gioia il Centre Court ormai ai suoi piedi.
Tsonga ha un’ultima prova d’appello nel game successivo ma Murray è bravo a recuperare da 15-40 e a punire il mancato aggancio del transalpino con un ulteriore break. La partita è finita su quella palla lasciata nel tiebreak. Murray va a servire per il set, annulla una palla break con un passante di dritto, e chiude 6-2.
Con l’aria di quello che sa di essersi giocato l’occasione della vita, Tsonga si appresta a inaugurare il quarto parziale con il servizio. Il break iniziale taglia le gambe definitivamente alle speranze del francese che fa di tutto per abbreviare la sua agonia. Il dritto fulminante con cui annulla il primo match point per il suo avversario, sul 5-1, è l’ultimo sussulto di un match da tempo conclusosi.
Non è ancora finita la partita ed il pubblico del Centre Court assapora già il grande rendezvous di venerdì pomeriggio tra Andy Murray e Rafa Nadal. Il quarto di finale del 2008, malgrado la sconfitta, rappresentò per lo scozzese la consapevolezza di essere ormai maturo per entrare a far parte dell’elite del tennis. Questa volta in palio c’è qualcosa di più. La consapevolezza di essere pronto a ripercorrere le orme del grande Fred Perry.
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