WIMBLEDON. Lo scozzese supera Baghdatis appena dopo le 23, limite ultimo per giocare. Negli ottavi trova Cilic. Roddick perde da Ferrer: “Non vi dico se è la mia ultima volta”
Il saluto tra Murray e Baghdatis. In Italia era mezzanotte passata
Di Riccardo Bisti – 1 luglio 2012
C’è stato il rischio che il “Manic Monday” di Wimbledon, quello in cui si giocano tutti gli ottavi di finale (sia maschiili che femminili) fosse “sporcato” da un match di terzo turno, quello che Andy Murray ha chiuso per un pelo contro Marcos Baghdatis. Lo scozzese è stato aiutato dal tetto, che ha consentito di giocare anche con il buio, e dall’elasticità degli organizzatori. In teoria, per salvaguardare la quiete di Wimbledon, non si può giocare oltre le 23. A quell’ora bisogna chiudere baracca e burattini, non importa il punteggio né chi sta giocando. L’ultimo punto del 7-5 3-6 7-5 6-1 con cui Murray è giunto negli ottavi si è giocato qualche minuto oltre le 23. Un piccolo strappo al regolamento dettato dal buon senso. Dopo aver perso il terzo set, Baghdatis è uscito mentalmente dalla partita. Ha collaborato a far durare appena 28 minuti il quarto set, mentre gli altri erano durati ben oltre 50. Murray ha avuto i suoi problemi per battere il cipriota, sceso in campo senza nulla da perdere e con la spinta di coach Miles Maclagan, ex modesto giocatore ma soprattutto ex coach di Murray. Pochi lo conoscono meglio di lui, infatti Baghdatis ha giocato bene tatticamente. E’ sceso a rete 80 volte, portando a casa un buon bottino di 48 punti. Ed è stato bravo ad annullare 17 palle break su 23. Avesse vinto il terzo, chissà…in fondo aveva già battuto Murray a Wimbledon, anche se lo scozzese aveva appena 19 anni. Ma Andy non può permettersi scivoloni. La sconfitta di Nadal gli ha spianato la strada verso una possibile semifinale contro Tsonga. Negli ottavi troverà Marin Cilic, uscito vincitore da una maratona contro Sam Querrey, terminata addirittura 17-15 al quinto. Campione al Queen’s, il croato ha trovato un inatteso feeling con l’erba ma con Murray parte sfavorito.
Gli altri match maschili non hanno presentato grosse sorprese. Del Potro ha contenuto Nishikori, cui non sono bastati i consigli del coach argentino Dante Bottini, mentre Kohlschreiber ha rifilato tre set a zero a Lukas Rosol, incapace di gestire la sbornia post-Nadal. Negli ottavi se la vedrà con Brian Baker nell’unico match davvero inaspettato. Tsonga partirà favorito contro Fish, mentre l’avversario di Murray nei quarti scaturirà dal derby latino tra Ferrer e Del Potro. Lo spagnolo è stato ottimo protagonista, battendo sul centrale un Andy Roddick ottimo per due ore ma chiaramente in debito d’ossigeno negli ultimi due set. E pensare che i due sono coetanei, anzi Ferrer è più grande di qualche mese. Lo spagnolo si è imposto con il punteggio di 2-6 7-6 6-4 6-3 in quello che potrebbe essere stato l’ultimo match di Roddick a Wimbledon, nel campo dove ha giocato tre finali. Gli hanno chiesto di dare una risposta definitiva, ma lui ha preferito non darla. “Capisco che per voi sia importante saperlo, ma non ho intenzione di darvi ulteriori informazioni”. In verità era stato lui, alla vigilia del Queen’s, a ipotizzare che quello del 2012 avrebbe potuto essere il suo ultimo Wimbledon. Tuttavia Roddick si è detto fiducioso. Sta bene e se il fisico regge può andare avanti per ancora un paio d’anni. Intanto tornerà all’All England Club tra un mese, per il torneo olimpico. “Due set su tre, sull’erba può succedere di tutto. Non credo che sarò testa di serie. Non so se saranno contenti di trovarmi al primo turno…"
Come detto, domani si giocheranno tutti gli ottavi di finale. Federer-Malisse e Tsonga-Fish dovrebbero essere quelli a più alto tasso spettacolare, ma (salvo sorprese) il bello arriverà nei quarti di finale, dove potrebbero esserci supersfide come Djokovic-Gasquet (sull’erba il francese ha le sue chance) e Murray contro Del Potro o Ferrer. L’uscita di Nadal ha reso un po’ zoppa la parte bassa del tabellone, ma non è detto che sia un male. Almeno per lo spettatore neutrale.
WIMBLEDON UOMINI – OTTAVI DI FINALE
Djokovic-Troicki
Gasquet- Florian Mayer
Federer-Malisse
Youzhny-Istomin
Ferrer-Del Potro
Murray-Cilic
Tsonga-Fish
Kohlschreiber-Baker
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