Il nome dello scozzese è tra i più utilizzati dai cybercriminali per diffondere virus e malware. Va quindi “googlato” con cautela. Nel frattempo dice: “Mi sa che in foto non vengo tanto bene”
Andy Murray ha vinto il torneo olimpico di tennis
 
Di Riccardo Bisti – 16 agosto 2012

 
In questo momento è il giocatore più popolare. La finale a Wimbledon e la vittoria alle Olimpiadi ha portato Andy Murray (quasi) sullo stesso piano degli altri Big Three. Se siete appassionati vi sarà venuta voglia di cercare il suo nome su Google per cercare qualche informazione, foto o curiosità. Bene, non fatelo. Secondo una ricerca condotta da McAfee, la più grande società mondiale di tecnologie di sicurezza informatica, il nome dello scozzese risulta tra i più “infetti” per la contaminazione dei computer. Spesso i cybercriminali utilizzano i nomi di personaggi famosi per attirare verso siti che in realtà contengono virus o malware progettati per compromettere i dati personali o danneggiare i dispositivi. Solitamente vengono utilizzati messaggi ammiccanti oppure la promessa di qualche foto o video "piccante". Ma non solo. Chi cerca informazioni sui propri atleti preferiti rischia di rimanere fregato. E tra loro c’è proprio Murray. Tutti coloro che cercano “Andy Murray videos”, “Andy Murray downloads” oppure “Andy Murray screensavers” sono a rischio, soprattutto per quanto riguarda i dati personali. Dietro file che promettono foto, video o sfondi di Murray possono celarsi virus o malware potenzialmente dannosi. La ricerca di McAfee evidenzia che il nome di Murray espone a rischi di questo tipo più di qualciasi altro atleta britannico.
  
Alle spalle di Murray, i personaggi più “pericolosi” sono il calciatore Ryan Giggs, il ginnasta Louis Smith, il tuffatore Tom Daley e il ciclista Mark Cavendish. Altri atleti sono nella lista. Tra loro c’è anche Novak Djokovic, nonchè i “personaggi” olimpici per eccellenza, Usain Bolt e Michael Phelps. “I pirati informatici si focalizzano su tutte quelle cose o persone che hanno più probabilità di essere ricercate – ha detto Raj Samani di McAfee – Andy Murray ha destato grande attenzione nel mondo dello sport per la sua ostinata rincorsa ai migliori, quindi non c’è da sorprendersi se il suo nome è stato utilizzato dai criminali. Per conservare i propri dati personali e tenere vivi i propri dispositivi di sicurezza, consigliamo di navigare in modo sicuro accertandosi che i siti visitati siano certificati come sicuri”. Per falo si può usare McAfee SiteAdvisor, strumento gratuito che consente di verificare quali siti sono pericolosi e fornisce una percentuale complessiva del rischio legato al nome di qualsiasi personaggio.
 
Nel frattempo Murray porta avanti la sua campagna a Cincinnati. Il ginocchio sembra lasciarlo in pace e ha esordito nel migliore dei modi contro Sam Querrey. Negli ottavi affronterà il lucky loser Jeremy Chardy, che ha tolto di mezzo Andy Roddick. Nel frattempo ha raccontato un curioso episodio che gli è accaduto martedì. In conferenza stampa gli hanno chiesto cosa pensa quando vede le sue foto in azione. “Mi trovavo a Panera Bread e mi si è avvicinata una donna. Mi ha detto che sono meglio di persona che ripreso da una telecamera! Temo che non le piacessi molto. Ma non penso che quando ti trovi in un campo da tennis con 40 gradi di temperatura tu sia al meglio del tuo aspetto!”. Cincinnati è un torneo che porta bene a Murray. E’ campione uscente e lo aveva già vinto anche nel 2008. In entrambe le occasioni ha superato Djokovic in finale: quest’anno la scena non potrà ripetersi perché i due potrebbero incontrarsi in semifinale.