Dopo il forfait dello scozzese al Master 1000 di Shanghai, ancora problemi al polso per Andy. A rischio per il n.3 del mondo anche il Masters di fine anno a Londra…
di Daniele Rossi
Non è più una notizia il forfait di Andy Murray al Master 1000 di Shanghai
in corso in questi giorni. Potrebbe però fare più scalpore la sua assenza
al Master di fine anno a Londra. Già, perché l’infortunio al polso
per lo scozzese si sta rivelando più grave del previsto e i tempi di recupero
continuano ad allungarsi.
Il ritorno al tennis giocato era stato programmato inizialmente per il
torneo di Tokyo di settimana scorsa, dopo le tre settimane di stop
in seguito ai sofferti incontri di Coppa Davis contro la Polonia. Invece
la degenza si è allungata e adesso è stato annunciato un probabile ritorno
sul campo al torneo di Valencia, che inizierà il 2 Novembre. Si tratta
di un Master 500 che gli anni scorsi veniva disputato su terra nel periodo
primaverile e che vede un’albo d’oro dominato dagli spagnoli (l’anno
scorso vinse Ferrer). Quest’anno invece è stato spostato a fine stagione
(in contemporanea al torneo di Basilea) e si giocherà ovviamente sul cemento,
in modo da fungere anche come preparazione per il Master di Londra, che
avrà inizio il 22 Novembre. Murray non può permettersi di saltare questo
appuntamento, che potrebbe risollevare le sorti di una stagione ottima
ma non certo indimenticabile.
Il “vampiro” di Dunblane quest’anno si è fregiato di 5 titoli: Doha,
Rotterdam, Queen’s e i due Master 1000 di Miami e Montreal, ma ha bucato
clamorosamente negli Slam, dove gli addetti ai lavori lo davano per
favorito o quasi, in 3 su 4. In Australia viene fermato al quarto turno
da un Verdasco “en fuego”, al Roland Garros a sbarrargli la strada è
“Mano de Piedra” Gonzalez a livello di quarti di finale, mentre a Wimbledon
è Andy Roddick a infrangere i sogni dei sudditi della regina in semifinale.
Infine a Flushing Meadows, è storia recentissima, si prende una stesa memorabile
negli ottavi da Marin Cilic. A ben vedere un po’ poco per il numero 3
del mondo, a tratti quest’anno anche numero 2, e aspirante pretendente
al trono.
A breve verrà scavalcato in classifica da Nole Djokovic e dovrà certamente
curarsi anche da un Del Potro in ascesa e già più titolato di lui.
Ora questo infortunio al polso rischia di pregiudicare la sua presenza
o comunque le sue condizioni fisiche, nelle World Finals londinesi, dove
in teoria dovrebbe avere l’appoggio del pubblico, anche se è ancora da
verificare come si comporteranno gli inglesi al di fuori dell’All England
Club e dopo l’ennesima delusione di Wimbledon.
Ha comunque ancora più di un mese per recuperare dall’infortunio e a 22
anni, tutto il tempo per vincere quello che ancora gli è sfuggito, un torneo
del Grande Slam.
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