Ci
voleva, perché Ilie Nastase è uno degli uomini
che hanno contribuito
a rendere il tennis uno sport celebre e accessibile a tutti
Ci
voleva, perché Ilie Nastase è uno degli uomini
che hanno contribuito
a rendere il tennis uno sport celebre e accessibile a tutti. Lo zingaro
del tennis, lo chiamavano, o Nasty, o ancora Bad Boy… Ilie ha deciso
di raccontare, in poco meno di 400 pagine, la sua straordinaria storia
di uomo e di atleta, partito da Bucarest e da una condizione sociale medio-bassa
per raggiungere, in pochi anni, l’elite del tennis.
Nastase, come ci si aspettava, non ha usato
mezzi termini: ha raccontato delle decine e decine di donne conquistate
per una notte in albergo, delle liti con l’amico di sempre Ion Tiriac,
delle sceneggiate che fecero perdere le staffe ad Arthur Ashe, anzi, a
‘Negroni’ come lo chiamava lui, o a Godzilla (alis Stan Smith). L’autobiografia
di Mr. Nastase non è solo una storia di un ragazzo qualunque che diventa
una star, ma anche di una persona generosa e intelligente che scopre la
Dolce Vita di Roma senza dimenticare il quartiere in cui divideva un piccolo
appartamento con i genitori. Per chi ama il tennis è anche un modo per
conoscere risvolti meno noti delle personalità di tanti campioni del
passato,
da Roche a Newcombe, da Pietrangeli a Borg. Imperdibili i racconti dei
primi viaggi, in treno o in automobile, delle racchette che mancavano,
dei completini improvvisati, dei pasti consumati nei ristoranti da due
soldi. Ma non solo: l’ultima parte del libro ci mostra un Ilie tanto istrionico
e trascinatore di folle da giocatore quanto persona ‘normale’ da ritirato.
Una fortuna che ad altri suoi colleghi non è capitata. Talmente ricco di
aneddoti e di emozioni che, alla fine, si rischia di dimenticare il motivo
per cui Ilie divenne una celebrità: il talento. (f.f.)
Vai
alla scheda del libro (dal sito ufficiale
dell’editore Harper Collins)
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