Niente rinnovo per Alex Corretja che lascerà l’incarico a fine anno. Per l’ex numero uno del mondo una missione complicata… di GIORGIO VALLERIS
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di Giorgio Valleris – foto Getty Images

Ora è arrivato ance l'annuncio ufficiale: Carlos Moya è il nuovo capitano della Spagna di Coppa Davis. Il maiorchino ex numero uno del mondo prenderà il posto di Alex Corretja, il cui contratto è in scadenza a fine anno.

La vittoria di Nadal contro Del Potro nella finale 2011

Un incarico prestigioso, ma davvero così ambito? Forse no. L'ex invincibile armata sembra ormai arrivata alla fine di un ciclo splendido e con pochi ricambi pronti. Pare infatti che tra i giovani talenti del tennis iberico non ci sia nessun nuovo fenomeno pronto ad esplodere e "mandare in pensione" i vari Ferrer, Verdasco.

Lo stesso Rafa Nadal, poche settimane fa, aveva ammesso: "Non si puo' mantenere sempre il successo degli ultimi vent'anni. Non prendiamoci in giro: vivere le generazioni degli ultimi 15 o 20 anni anche successivamente, con giocatori di livello altissimo sempre in lotta per aggiudicarsi i tornei più importanti, e' qualcosa che non può durare in eterno…"

Certo, Rafa da solo può determinare una vittoria o una sconfitta in un intero turno di Davis, ma la nazionale – che pur gli sta molto a cuore – viene senz'altro dopo la carriera individuale e col passare degli anni e degli infortuni un'oculata programmazione può fare la differenza tra allungare una carriera o chiuderla.

Ma il problema principale è uno ed è lapalissiano: Albert Costa, tra il 2009 e il 2011 ha vinto due insalatiere. Giunto alla guida della nazionale a fine 2008 per sostituire Emilio Sanchez (che lasciò l'incarico da vincente), Costa è diventato l'uomo giusto al momento giusto. Chiunque, dopo di lui, può solo far peggio (vedi Corretja). Dunque il compito che è stato affidato a Carlos Moya è tutt'altro che agevole. Il maiorchino è un tipo di carattere che certo non si arrenderà alla prima difficoltà ma forse, in questo momento, gli oneri superano gli onori.

"Nella mia mente è vivo il ricordo della finale di Siviglia 2004. Sarà difficile ripetere quell'impresa, ma con il lavoro di tutti ci si può riuscire" ha detto l'ex numero uno del mondo durante la presentazione. Moya ha firmato un contratto di un anno che lo lega alla Federazione fino al 31 dicembre 2014.