Niente Madrid, niente Roma, grandi ambizioni per Parigi. Serena Williams andrà al Roland Garros per vincere: parola del coach-guru Patrick Mouratoglou. In una chiacchierata con la WTA, "Mou" ha rilanciato le ambizioni della sua allieva, che da qualche settimana si è spostata nell'accademia inaugurata un paio d'anni fa in Costa Azzurra. Sempre diretto ed esplicito, ha detto come la pensa. “Serena giocherà il Roland Garros per vincerlo. Può farcela? Serena può fare qualsiasi cosa. Dopo averla allenata per sei anni, sono ancora più convinto di questa affermazione”. Dopo aver incontrato i (tanti) allievi della sua accadeamia, Serena rimarrà ad Antibes fino a quando si sposterà a Parigi. La notizia è che il processo di recupero sta andando bene, ed è svolto finalmente con criterio. Non c'è dubbio che il rientro alle competizioni (Indian Wells e Miami) sia stato un tantino frettoloso. “Dopo la gravidanza, Serena ha dovuto ricostruire il suo corpo. Quando è arrivata in accademia, intorno al 30 aprile, ci siamo resi conto che non era ancora pronta. Aveva perso troppo tempo per ragioni di salute: per questo abbiamo deciso di saltare Madrid e Roma. Aveva bisogno di cinque settimane per essere pronta. Abbiamo organizzato un programma insieme al mio team che comprendesse nutrizione, fitness e tennis. Fino ad ora, le cose stanno andando molto bene. Sta lavorando molto bene e noto rapidi miglioramenti in ogni area. Sono molto soddisfatto e sono fiducioso di vederla pronta per il Roland Garros”.
"DEVE TORNARE PIÙ FORTE DI PRIMA"
“Mou” ha poi spiegato che l'americana è tornata troppo presto. Ha scelto di giocare nella primavera americana perché le mancava troppo la competizione, anche se era decisamente lontana dal 100%. “Però è stata una buona esperienza, perché le ha fatto capire tutto il lavoro che avrebbe dovuto svolgere per essere davvero pronta”. Un altro aspetto importante è l'umore. In Costa Azzurra c'è una Williams entusiasta, motivata e che sta svolgendo un lavoro di qualità. “L'obiettivo è che torni più forte di prima” dice Mouratoglou. Nata il 26 settembre 1981, ha la stessa età di Roger Federer, ma il suo fisico ha incontrato difficoltà ben maggiori rispetto allo svizzero, oltre ad avere una struttura ben più complicata da gestire. È chiaro che non sia stata troppo professionale nella gestione della sua carriera, almeno fino a quando si è affidata a Mouratoglou. Correva l'anno 2012, aveva perso per la prima volta all'esordio in uno Slam, e si trovò davanti a un bivio. Ha scelto la strada giusta. “Ho preparato Serena per tornare al gioco – dice Mouratoglou, parlando di quest'ultimo comeback – prima in modo generale, su tutti gli aspetti che un professionista deve conoscere: fisici, tecnici e tattici. Poi abbiamo fatto una preparazione specifica per il Roland Garros: in sintesi, utilizzare le rotazioni, scivolare bene sulla terra e cercare gli angoli”. Sarà il suo ritorno in uno Slam dopo un anno e mezzo pieno di belle emozioni, ma anche con qualche spavento. “Credo che all'inizio sarà un po' stressata, ma allo stesso tempo esaltata. Giocare eventi come questo è la ragione che l'ha spinta a lavorare così duramente”. È opportuno ricordare che Serena ha vinto 23 Slam ed è a una sola lunghezza dal record di Margaret Court. Fermarsi a un passo dal traguardo sarebbe stato un peccato. Nell'immediato, dovremo capire se le parole di Mouratoglou troveranno riscontro nei fatti. Da abile stratega, chissà che non le abbia pronunciate per ragioni tattiche….