Roberta Vinci raccoglie cinque giochi contro la Kuznetsova, che diventa un possibile spauracchio in chiave Fed Cup. Seppi vola in semifinale e sfiderà Kukushkin, ultima speranza per chi lo vuole in Serie A1. 
Il tennis atipico di Roberta Vinci non ha messo in difficoltà la Kuznetsova

Di Gianluca Roveda – 18 ottobre 2013


Notizie in chiaroscuro dalla Kremlin Cup di Mosca. Mentre Andreas Seppi ha centrato un posto in semifinale, Roberta Vinci si è arresa nei quarti a Svetlana Kuznetsova. Il modo in cui Roberta ha ceduto alla russa crea un pizzico di preoccupazione in chiave Fed Cup, almeno se la Kuznetsova dovesse cambiare idea sulla proposta (già rifiutata) di giocare a Cagliari. La terra battuta è un’altra cosa, ma questa Kuznetsova fa paura. Quando mette insieme testa e condizione fisica, non ha nulla da invidiare alle prime 5. Non è un caso che abbia vinto due Slam. Il suo problema è la continuità e una testa non sempre focalizzata sul tennis. Come se l’essere cresciuta in Spagna (è uno dei tanti prodotti dell’Accademia Sanchez-Casal) le abbia lasciato indubbie qualità, ma anche voglia di fare altro. Per questo, c’è stato un periodo della sua carriera in cui non aveva le idee chiare. Era tornata in Russia, ma è durata poco. Adesso lavora con l’argentino Hernan Gumy e ha trovato un discreto equilibrio, sia pure figlio della discontinuità. Tuttavia, quando gioca bene, è inavvicinabile per molte. La Vinci, purtroppo, fa parte della lista. “Sveta” ha un buon braccio e non soffre le rasoiate dell’azzurra, così come non va in difficoltà con chi tira piano. Memorabile, in questo senso, la stesa rifilata lo scorso anno alla Radwanska al Roland Garros. Non c’è quasi mai stata partita nel 6-2 6-3 finale, ed è difficile capire il livello reale della Vinci. La Kuznetsova ha giocato troppo bene, senza lasciarle spazio. In semifinale, la russa se la vedrà con Samantha Stosur, reduce da un buon successo contro Ana Ivanovic e improvvisamente in forma. Dopo una stagione così così, la Stosur ha infilato otto vittorie consecutive ed è reduce dal successo a Osaka.
 
Le vittorie consecutive a Mosca di Andreas Seppi, invece, diventano sei. Campione in carica della Kremlin Cup, l’altoatesino è rimasto in campo meno di mezz’ora per avere la meglio su Edouard Roger Vasselin, che si è ritirato sul 5-2 Seppi nel primo set per un problema al collo. I 90 punti conquistati a Mosca sono tra i più facili della stagione seppiana, visto che ha usugfruito di un bye al primo turno e non ha avuto grossi problemi contro Paolo Lorenzi negli ottavi. Adesso parte favorito in semifinale contro Mikhail Kukushkin, che ha superato Andrey Golubev in un curioso derby kazako tra compagni di Davis…ma russi di nascita. Kukushkin, classe 1987, è in grado di esprimere picchi di rendimento molto alti ma è spesso vittima di paurosi cali di rendimento. Il kazako vanta già una semifinale a Mosca, raggiunta nel 2009 partendo dalle qualificazioni. Curiosità: Kukushkin è uno dei pochi giocatori ad essere allenato da una donna, ma nel suo caso la vicenda è ancora più clamorosa perché la coach è anche…sua moglie. Il prossimo 19 novembre, Mikhail e Anastasiia Kukushkina festeggeranno due anni di matrimonio. Kukushkin avrà inattesi tifosi a Bassano del Grappa: il kazako, infatti, è l’ultima speranza di vedere Andreas Seppi in Serie A1 2013. Se Seppi dovesse vincere, e dunque arrivare in finale, non potrebbe esserci a Rovereto-Bassano, unico match della Regular Season che i regolamenti ATP gli consentono di giocare.