Il Challenger di Bergamo si allinea ai quarti di finale: in evidenza il giapponese Hiroki Moriya e il qualificato francese Gregoire Barrere. Il video della volèe dietro la schiena di Dustin Brown ha già fatto il giro del mondo…

foto di Antonio Milesi

 

Tra i quartofinalisti del Trofeo Perrel-FAIP di Bergamo (42.500€, Play-It) c'è anche Hiroki Moriya. Il 25enne giapponese è giunto a un bivio: continuare un trend che lo ha condotto a cavallo dei top-150 o provare il grande salto. Il niponnico sembra avere però le idee chiare e voler imboccare la strada meno facile, quella che porta fuori dai punti facili ottenuti in Asia. Per questo motivo ha deciso di buttarsi nel tennis europeo, scegliendo la Spagna come punto d'appoggio. 

   

A Bergamo, Moriya sta facendo ottime cose ed è nei quarti dopo il successo su Marton Fucsovics, grosso il doppio di lui e vincitore di una vecchia edizione di Wimbledon Junior. E' stata una partita molto combattuta, piena di lunghi scambi da fondocampo. “Contro Fucsovics avevo perso un mese fa in Australia, so che gioca bene e che avrei dovuto effettuare un miglioramento importante. Sono contento di avercela fatta” ha detto Moriya dopo aver firmato il 7-6 2-6 7-5 finale ed essersi concesso una lunga sessione di defaticamento in palestra.

 

Come tanti connazionali, il giapponese ha costruito gran parte della sua carriera nei tornei asiatici. Stesse facce, stessi giocatori, poche prospettive di crescita. “L'anno scorso ho giocato male, ho vinto poche partite e così ho deciso di cambiare – racconta Moriya – adesso sto provando a stabilire una base di allenamento in Europa. Mi sto allenando a Barcellona e a Bergamo mi accompagna coach Miguel Gonzalez. E' vero, di solito la mia programmazione si limita a Giappone, Cina, a volte Corea…adesso voglio cambiare e provare posti nuovi e diversi. Credo che giocare più tornei possibili in Europa sia la cosa migliore”.

 

La scelta ricorderebbe quella del connazionale Taro Daniel, che da anni vive e si allena a Valencia. Tuttavia, Moriya tiene a fare una precisazione. “Ho un ottimo rapporto con Taro, parliamo spesso, ma io continuo ad allenarmi in Giappone. Lui ha fatto una scelta ben previsa stando in Spagna, mentre io la utilizzo come supporto quando mi trovo in Europa. Ho iniziato l'anno scorso: cinque giorni tra un torneo e l'altro, mi sono trovato bene, così ho passato un'altra settimana a Barcellona prima di venire a Bergamo. Ma la mia base resta in Giappone”.

 

Vedi giocare Moriya e sembra di ammirare un Nishikori in miniatura. La gestualità è simile, anche se Moriya è più piccolo e mingherlino. D'altra parte, mentre Nishikori si è forgiato alla scuola della fatica di Nick Bollettieri, lui è rimasto nel Sol Levante. “Adoro i campi come quello di Bergamo, rapidi e con rimbalzi bassi. Esaltano il mio tipo di gioco”. Però capita che resti troppo a fondocampo, anche quando l'avversario accorcia e c'è la chance di andare a rete. “E vero! Devo migliorare molto su questo aspetto. Domani cercherò di andare a rete più spesso, lo prometto! Quanto a Nishikori, la sua presenza è fondamentale per tutto il tennis giapponese perché è lui a prendersi ogni responsabilità, così gli altri giocatori giapponesi possono crescere tranquilli. Ci conosciamo, capita di parlare e per me è sempre fonte di ispirazione e motivazione”.

 

In effetti i risultati ci sono: al pari di Soeda (già certo dell'assenza), anche Moriya non dovrebbe giocare il match di Davis contro la Gran Bretagna. Il motivo è semplice: “Ci sono alcuni giovani che possono affiancare Nishikori e un buon doppio. In futuro spero di tornare a far parte del gruppo”. Intanto c'è una sfida complicatissima contro Pierre Hugues Herbert, forse il favorito del torneo dopo la caduta di tante teste di serie. Il piccolo Hiroki parte sfavorito, ma se dovesse rispondere al meglio…chissà.

 

Mentre il tabellone si allinea ai quarti di finale, il Trofeo Perrel-FAIP è sulla bocca di tutti per l'incredibile volèe dietro la schiena tirata mercoledì sera da Dustin Brown. Nel pomeriggio di giovedì, la responsabile dei challenger per conto dell'ATP, Johanna Langhorne, ha preso contatto con il direttore del torneo Marco Fermi per comunicargli che il filmato è diventato virale. Lo hanno inserito nel canale YouTube Atp e nella home page dello stesso sito dell'associazione giocatori, che vanta milioni di clic. Il colpo è già stato trasmesso da ESPN, uno dei colossi televisivi più importanti al mondo, ed è probabile che venga proposto anche da Sky Sports, prestigiosa pay-tv britannica.

 

Un trionfo per un torneo che continua a far registrare record di pubblico: basti pensare che la prima semifinale di doppio si è giocata alle 11 del mattino davanti a circa 500 spettatori, tra cui molti ragazzi delle scuole. Molti di loro (soprattutto le ragazzine…) si sono scatenati per la presenza di Gregoire Barrere, che nel pomeriggio si è tolto una bella soddisfazione battendo l'esperto Farrukh Dustov in una battaglia di oltre due ore, chiusa col punteggio di 3-6 6-1 6-3. Il francesino ha approfittato di un paio di gravi passaggi a vuoto dell'uzbeko nel terzo set e ha vinto la quinta partita a Bergamo, visto che proviene dalle qualificazioni.

 

E' andata meno bene al suo connazionale Tristane Lamasine, battuto da Aldin Setkic in tre set. Intanto si avvicina il weekend e fervono i preparativi per la cerimonia che anticiperà la finale di domenica pomeriggio. Al team di animazione si sono aggiunte alcune ballerine che parteciperanno alle coreografie. Un motivo di interesse in più per un torneo che sta confermando, in toto, i successi degli anni scorsi.

 

TROFEO PERREL – FAIP (42.500€, Play-It)

Secondo Turno Singolare

Hiroki Moriya (GIA) b. Marton Fucsovics (UNG) 7-6(6) 2-6 7-5

Gregoire Barrere (FRA) b. Farrukh Dustov (UZB) 6-3 1-6 6-3

Aldin Setkic (BIH) b. Tristane Lamasine (FRA) 6-3 3-6 6-4

Semifinale Doppio

Ken Skupski / Neal Skupski (GBR-GBR) b. Mateusz Kowalczyk / Andreas Siljestrom (POL-SWE) 6-1 6-7(5) 10-7