Roberta gioca un match magnifico e sfibra le resistenze della Kvitova. Una vittoria dal sapore quasi calcistico. Le due si ritroveranno in Fed Cup. Top 10 sempre più vicine: sarà 12esima.
Petra Kvitova è stata letteralmente stordita da Roberta Vinci
Di Riccardo Bisti – 15 aprile 2013
Essendo una grande appassionata di calcio (è tifosa milanista ed è cresciuta nel mito di Paolo Maldini), Roberta Vinci apprezzerà la metafora pallonara. Il morbido ancheggiare che ha mandato ai matti Petra Kvitova e le ha regalato il titolo di Katowice (ottavo in carriera, sessantesimo per l'Italia) ci ha fatto ricordare un passaggio del meraviglioso libro di David Winner: “Brilliant Orange: the neurotic genius of dutch football”, piccolo capolavoro che racconta la filosofia di vita (e di calcio) olandese. Parlava anche Rudi Fuchs, direttore dello Stedelijk Modern Art Museum di Amsterdam. Filosofeggiando su arte e calcio, disse: “Il calcio italiano è come un dipinto di Titian: morbido, seduttivo e sensuale. Gli italiani ti accolgono e ti cullano nel loro morbido abbraccio, poi segnano un gol con la spinta di un pugnale”. Nel circuito WTA non c'è nulla di più morbido, seduttivo e sensuale del gioco di Roberta Vinci. L’azzurra ha anche la fisionomia della tradizionale donna italiana. Più di Errani, Vinci, ed anche di Pennetta. Ed anche il suo tennis, morbido e delicato, ha aspettato le catenate della contadinona ceca. Roberta è stata lì, docile e tranquilla, e ha messo in piedi il suo elegante catenaccio. Alla fine, come l’Italia di Valcareggi e Bearzot, ha colpito la ceca con il suo pugnale. E ha trionfato nella prima edizione del torneo di Katowice, imponendosi con il punteggio di 7-6 6-1.
La metafora calcistica funziona. Petra ha cercato di far fruttare il suo tennis bum-bum, esaltato dalle condizioni indoor. Ha spinto a più non posso, come una squadra inglese o tedesca, di quelle che amano correre a testa bassa. Roberta l’ha contenuta con il suo celeberrimo slice. C’era da divertirsi nel vedere gli scambi sulla diagonale sinistra: la Kvitova giocava incrociato perchè il lungolinea era troppo rischioso. Poi, però, non ne poteva più e cambiava angolo. Ovviamente sbagliava. Il punteggio poteva essere più severo: la Vinci è stata avanti 3-1, poi ha avuto buone chance sia sul 4-4 che sul 5-5. Arrancando e sbuffando, la Kvitova è rimasta avanti ma non è mai stata davvero vicina a vincere il set. Il tie-break è stato un gol in contropiede, una ripartenza da manuale. Intascato il primo set, Roberta ha raccolto i cocci di una giocatrice senza più testa e fisico. C’erano ampie praterie, dove il coltello velenoso di Roberta si è potuto insinuare e decretare la goleada. Si fosse giocato a calcio, questo match sarebbe finito 4-0. “Oggi ho giocato davvero bene – ha detto la Vinci – nel primo set, Petra è stato positiva e aggressiva. Inoltre ha messo in campo molte prime palle. Io ho avuto il pregio di restarle attaccata e ho vinto il tie-break. Molto meglio nel secondo, probabilmente perchè lei era un po’ stanca. Ma questa settimana tutto ha funzionato alla perfezione”. Forse non si rendeva ancora conto di aver confezionato un capolavoro. Peccato che un match del genere sia arrivato in un piccolo torneo e non dove sono in palio gloria e punti importanti. Il successo a Katowice la porterà al numero 12 WTA, anche se il livello delle top 10 è ormai raggiunto. E non vorremmo essere nei panni della Kvitova, che tra circa 150 ore scenderà di nuovo in campo contro Roberta, sul centrale del Circolo Tennis Palermo, nella prima giornata di Fed Cup.
“E’ stata una partita molto dura – ha esalato la ceca – ho iniziato piano, ma poi era sempre Roberta a dettare il gioco. Ero senza energia, ma non c’è dubbio che lei sia stata la più brava e abbia meritato di vincere”. Certe vittorie si conquistano anche nei giorni precedenti: se la Vinci aveva rifilato due 6-1 6-0 nei turni precedenti, un motivo ci sarà. Per Roberta è la nona vittoria in carriera contro una top 10. Le precedenti risalgono al 2005 (Myskina ad Eastbourne e Schnyder a Lussemburgo), 2009 (Pennetta a Tokyo), 2011 (Wozniacki a Toronto, quando la danese era numero 1), 2012 (Kerber a Montreal e Radwanska allo Us Open) e al 2013, dove aveva battuto Kerber e Stosur una dopo l’altra, a Dubai. “Adesso mi recherò a Palermo per la semifinale di Fed Cup, dove dovrei ritrovare la Kvitova – ha concluso la Vinci – ma sarà un’altra storia. La Fed Cup è una cosa diversa, ma in questo periodo ho grande fiducia nei propri mezzi”. Quella “confidence” di cui nessun giocatore può fare a meno. Nemmeno se il suo tennis è morbido, seduttivo e sensuale.
Quello colto dalla Vinci è il 60esimo titolo WTA per una tennista italiana. Qui sotto, trovate la lista nel dettaglio.
WTA TOUR – TUTTI I SUCCESSI ITALIANI
1982 – Bakersfield – Sabina Simmonds b. Lea Antonopolis 6-2 6-1
1984 – Taranto – Sandra Cecchini b. Sabrina Goles 6-2 7-5
1984 – Rio De Janeiro – Sandra Cecchini b. Adriana Villagran 6-3 6-3
1985 – Taranto – Raffaella Reggi b. Vicki Nelson Dunbar 6-4 6-4
1985 – Barcellona – Sandra Cecchini b. Raffaella Reggi 6-3 6-4
1986 – Lugano – Raffaella Reggi b. Manuela Maleeva 5-7 6-3 7-6
1986 – San Juan – Raffaella Reggi b. Sabrina Goles 7-6 4-6 6-3
1986 – Bregenz – Sandra Cecchini b. Mariana Perez Roldan 6-4 6-0
1987 – San Diego – Raffaella Reggi b. Anne Minter 6-0 6-4
1987 – Bastad – Sandra Cecchini b. Catarina Lindqvist 6-4 6-4
1987 – Little Rock – Sandra Cecchini b. Natasha Zvereva 0-6 6-1 6-3
1988 – Strasburgo – Sandra Cecchini b. Judith Wiesner 6-0 6-3
1988 – Nizza – Sandra Cecchini b. Nathalie Tauziat 7-5 6-4
1989 – Paris Clairins – Sandra Cecchini b. Regina Rajchrtova 6-4 6-7 6-1
1990 – Taranto – Raffaella Reggi b. Alexia Dechaume 3-6 6-0 6-2
1990 – Bastad – Sandra Cecchini b. Csilla Bartos 6-1 6-2
1990 – Estoril – Francesca Bonsignori b. Laura Garrone 2-6 6-3 6-3
1991 – Bol – Sandra Cecchini b. Magdalena Maleeva 6-4 3-6 7-5
1991 – San Marino – Katia Piccolini b. Silvia Farina 6-2 6-3
1992 – Paris Clairins – Sandra Cecchini b. Emanuela Zardo 6-2 6-1
1993 – San Marino – Marzia Grossi b. Barbara Rittner 3-6 7-5 6-1
1996 – Bol – Gloria Pizzichini b. Silvija Talaja 6-0 6-2
2000 – Budapest – Tathiana Garbin b. Kristie Boogert 6-2 7-6
2001 – Hobart – Rita Grande b. Jennifer Hopkins 0-6 6-3 6-3
2001 – Bratislava – Rita Grande b. Martina Sucha 6-1 6-1
2001 – Strasburgo – Silvia Farina b. Anke Huber 7-5 0-6 6-4
2002 – Strasburgo – Silvia Farina b. Jelena Dokic 6-4 3-6 6-3
2003 – Casablanca – Rita Grande b. Antonella Serra Zanetti 6-2 4-6 6-1
2003 – Strasburgo – Silvia Farina b. Karolina Sprem 6-3 4-6 6-4
2004 – Sopot – Flavia Pennetta b. Klara Koukalova 7-5 3-6 6-3
2005 – Bogotà – Flavia Pennetta b. Lourdes Dominguez Lino 7-6 6-4
2005 – Acapulco – Flavia Pennetta b. Ludmila Cervanova 3-6 7-5 6-3
2006 – Bangalore – Mara Santangelo b. Jelena Kostanic 3-6 7-6 6-3
2007 – Bogotà – Roberta Vinci b. Tathiana Garbin 6-7 6-4 0-3 rit.
2007 – Bad Gastein – Francesca Schiavone b. Yvonne Meusburger 6-1 6-4
2007 – Bangkok – Flavia Pennetta b. Yung-Jan Chan 6-1 6-3
2008 – Vina Del Mar – Flavia Pennetta b. Klara Zakopalova 6-4 5-4 rit.
2008 – Acapulco – Flavia Pennetta b. Alize Cornet 6-0 4-6 6-1
2008 – Palermo – Sara Errani b. Mariya Koryttseva 6-2 6-3
2008 – Portorose – Sara Errani b. Anabel Medina Garrigues 6-3 6-3
2009 – Barcellona – Roberta Vinci b. Maria Kirilenko 6-0 6-4
2009 – Palermo – Flavia Pennetta b. Sara Errani 6-1 6-2
2009 – Los Angeles – Flavia Pennetta b. Samantha Stosur 6-4 6-3
2009 – Mosca – Francesca Schiavone b. Olga Govortsova 6-3 6-0
2010 – Marbella – Flavia Pennetta b. Carla Suarez Navarro 6-2 4-6 6-3
2010 – Barcellona – Francesca Schiavone b. Roberta Vinci 6-1 6-1
2010 – ROLAND GARROS – Francesca Schiavone b. Samantha Stosur 6-4 7-6
2010 – Lussemburgo – Roberta Vinci b. Julia Goerges 6-3 6-4
2011 – Fes – Alberta Brianti b. Simon Halep 6-4 6-3
2011 – Barcellona – Roberta Vinci b. Lucie Hradecka 4-6 6-2 6-2
2011 – ‘s-Hertogenbosch – Roberta Vinci b. Jelena Dokic 7-5 3-6 7-5
2011 – Budapest – Roberta Vinci b. Irina Camelia Begu 4-6 6-1 6-4
2012 – Acapulco – Sara Errani b. Flavia Pennetta 5-7 7-6 6-0
2012 – Barcellona – Sara Errani b. Dominika Cibulkova 6-1 6-2
2012 – Budapest – Sara Errani b. Elena Vesnina 7-5 6-4
2012 – Strasburgo – Francesca Schiavone b. Alize Cornet 6-4 6-4
2012 – Palermo – Sara Errani b. Barbora Zahlavova Strycova 6-1 6-3
2012 – Dallas – Roberta Vinci b. Jelena Jankovic 7-5 6-3
2013 – Acapulco – Sara Errani b. Carla Suarez Navarro 6-0 6-4
2013 – Katowice – Roberta Vinci b. Petra Kvitova 7-6 6-1
Grazie Rafa, modello di talento e intelligenza
Un campione unico, buono, intelligente, amato da tutti, fan e avversari, anche il suo più grande foto Ray Giubilo...