di Cristian SonzogniMentre
i quotidiani specializzati italiani sono impegnati a cercare di spiegare
quello che, al momento, è solo un presunto problema scommesse, pare si
siano accorti in pochi che l’Italia torna da Montreal con una gran bella
notizia
di Cristian Sonzogni
Mentre
i quotidiani specializzati italiani sono impegnati a cercare di spiegare
quello che, al momento, è solo un presunto problema scommesse, pare si
siano accorti in pochi che l’Italia torna da Montreal con una gran bella
notizia. Fabio Fognini forse non diventerà il campione
che stiamo
cercando da tempo, ma possiamo già dire di aver trovato un ottimo
giocatore.
La prima nota positiva è la trasferta in sé, perchè Fabio
è stato l’unico
dei nostri migliori elementi a tentare la strada delle qualificazioni nel
primo Masters Series americano. Niente challenger ‘comodi’ a due
passi
da casa, niente terra battuta (che in fondo resta la ‘sua’
superficie)
e niente punti facili. Il 20enne di Arma di Taggia è volato oltreoceano,
ha vinto un match duro all’esordio contro lo scorbutico colombiano
Santiago
Giraldo, poi ha avuto buona sorte ma se l’è pure guadagnata.
Duclos per
entrare in tabellone e Polansky al primo turno non sono certo un cammino
impossibile, ma il modo in cui il ligure ha gestito, soprattutto sotto
il profilo emozionale, la sfida con Murray, lascia ben sperare. E’ vero
che lo scozzese era al rientro dopo un lungo stop e non poteva essere in
forma, ma quella non era la sua partita d’entrata, bensì la
seconda dopo
il successo su Ginepri. Dunque proprio cotto Andy non era, ma Fabio è
stato
bravo a non lasciarlo mai entrare in gara, comandando con autorità gli
scambi da fondo e bucando il rivale quando questi provava qualche sortita
offensiva. Poi il sogno di giocare e magari fare match con Federer è
durato
45 minuti. Un po’ poco, certo, ma quel 6-1, 6-1 è assolutamente
perdonabile,
considerato il Centrale, l’avversario e la poca (o meglio, nulla)
abitudine
del Nostro a trovare rivali di questo calibro. Di Fognini, forgiato da
Leo Caperchi e ora sotto le cure dell’iberico Oscar Serrano, è
piaciuto
l’atteggiamento in campo sempre molto equilibrato, cosa che spesso gli
era mancata in passato. Ma sono piaciute pure le frustate di diritto, che
ora sembra giocare con più efficacia e meno dispendio di energie, un
rovescio
solido e un servizio dal quale ricava diversi vincenti. Resta il difetto
del fallo di piede, che andrà corretto alla svelta prima che diventi
cronico,
ma complessivamente di 20enni con queste qualità ne abbiamo avuti pochi,
non solo in tempi recenti.
Come
detto, però, pare che questo risultato ai media nostrani non abbia fatto
poi un grande effetto. Meglio, a parere di qualcuno, gettare benzina sul
fuoco di un caso scommesse che non va ignorato ma che per ora resta un
caso solo sulla carta. Davydenko continua a essere nel mirino
degli
investigatori per quel match di Sopot con Vassallo Arguello, sul quale
si è notato uno strano movimento di puntate a favore
dell’argentino quando
il russo era avanti di un set. Come detto, è corretto investigare per
mantenere
pulito il nostro sport, ma prima di gridare allo scandalo qualcuno dovrebbe
rendersi conto che le scommesse ai tempi di internet possono risentire
di molti fattori. Basta che sia trapelata una voce di un infortunio (che
peraltro c’era) di Davydenko e in pochi minuti questa voce può
aver dirottato
tante giocate su Vassallo, situazione che uno scommettitore ‘vero’
non
avrebbe potuto lasciarsi sfuggire. Non si capisce, d’altra parte,
perché
un giocatore come Davydenko (Davydenko, uno che per emergere, come ha dichiarato
a Tennis Italiano, quasi rinunciava al cibo per poter fare i tornei) debba
rischiare la carriera per far guadagnare qualche soldo in più a se stesso
o a qualcun altro. Il torneo di Montreal per ora vede
ancora
in gara i maggiori indiziati per il titolo, Federer come detto,
ma anche Nadal (che ha piegato Safin ma poi ha ceduto un set a
Mathieu),
Djokovic (facile su Nalbandian), Hewitt (uscito da una battaglia
con un rinato Hrbaty) e ‘l’incriminato’ Davydenko. Continua
il buon
momento di Stepanek, che ha superato Haas, mentre la sorpresa è il locale
Dancevic, capace di piegare al terzo il discontinuo Verdasco.
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