Sono 5 gli iberici nei quarti di finale: Nadal domina Berrer, Ferrero ferma Tsonga. Avanti anche David Nalbandian e Novak Djokovic…

Da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni

 

La notizia, che poi in realtà trovandoci sulla terra è una ‘non-notizia’, è che il Masters 1000 di Monte-Carlo avrà cinque spagnoli in gara nei quarti di finale. E se la vittoria di Nadal su Berrer era ampiamente prevista, tutte le altre sono state ottenute in incontri sulla carta non semplici per gli iberici. Vediamole in dettaglio.

 

NADAL B. BERRER 6-0 6-1

Punteggio impietoso per il tedesco, allievo di Pistolesi. Che peraltro ha proseguito a lottare fino all’ultima palla, anche quando era sotto 11-0 e faceva il pugnetto per un punto conquistato, quando quasi tutti gli alti giocatori avrebbero avuto voglia di finire in fretta sotto la doccia. In particolare è il primo set a impressionare: 24 punti a 5 per Rafa è uno score che non ha bisogno di commenti. Caso mai ce ne fosse stato bisogno, la candidatura di Nadal al titolo monegasco numero 6 è più che mai lanciata. “Mi sentivo bene – ha detto l’iberico in conferenza stampa – e ho capito che le cose stavano andando meglio quando mi sono accorto di aver ritrovato il feeling col rovescio. Ultimamente era più irregolare rispetto al diritto, invece sulla terra, con un po’ di tempo in più a disposizione, è tornato a funzionare bene. Ovvio che questo mi dia fiducia”. Un paio di numeri in più per capire la supremazia di Rafa nei primi due match nel Principato: 59 minuti contro De Bakker e 54 contro Berrer, 54 punti a 22 con l’olandese, 51 a 18 col tedesco.

 

MONTANES B. CILIC 6-4 6-4

Montanes è la vera sorpresa dei quarti: il pedalatore spagnolo è stato bravo a sfruttare una parte di tabellone particolarmente interessante, battendo oggi in due set il croato Marin Cilic, che è cresciuto molto ma sulla terra fatica a trovare i tempi giusti per il suo tennis aggressivo. Poteva chiudere persino prima, Montanes, ma è stato bravo comunque a evitare la rimonta del rivale. Inutile dire che questo risultato lascia ancora più noi italiani con l’amaro in bocca, vista la brutta sconfitta patita da Seppi con lo spagnolo nella giornata di ieri.

 

VERDASCO B. BERDYCH 5-7 6-3 6-2

La partita tra due dei più talentuosi del circuito va a quello più costante. Fernando Verdasco emerge da un polemico finale di primo set travolgendo nei restanti il ceco Berdych, che pure aveva ben impressionato nei primi turni. Non è stata, per lunghi tratti, una partita all’altezza del talento in campo, anche se entrambi, è noto, non sono mostri di costanza. Verdasco resta una delle mine vaganti del torneo.

 

FERRER B. LJUBICIC 6-0 7-6

Sotto 6-0 e 2-0, Ivan Ljubicic stava prendendo una delle più dure lezioni della sua carriera. Invece, sul 5-4 e servizio Ferrer, una piccola svolta, propiziata da uno splendido rovescio vincente del croato d’Italia. E’ bastato per il break, non per vincere l’incontro, ma dovrebbe essere di lezione a molti dei nostri vedere Ljubo che si rifiuta di perdere malgrado la giornata, la superficie, l’avversario e le condizioni in genere non siano delle migliori.

 

FERRERO B. TSONGA 6-1 3-6 7-5

Due ore e 14 minuti di gioco per la partita più bella della giornata. Salita di livello in maniera evidente, a dire il vero, solo nel terzo set. Ma tanto è bastato a esaltare il pubblico, che ad un certo punto ha persino fatto partire una ola calcistica. Ferrero, che qui ha vinto due volte di fila nel 2002 e nel 2003, non sarà quello di sette anni fa ma sulla terra può far male a tanti. Tsonga ci ha provato in tutti i modi, ha preso una valanga di rischi, ha attaccato appena ha potuto, ha persino annullato un matchpoint con un clamoroso rovescio vincente morto all’incrocio delle righe. Ma non è bastato per vincere.

 

E per fortuna che, in questo tripudio spagnolo, ci ha pensato Nalbandian a evitare la presenza del sesto iberico nei quarti. L’argentino sta giocando probabilmente il suo miglior torneo dal rientro, e sia l’incontro vinto ieri contro Youzhny, sia quello di oggi con Robredo, sono segnali importanti in vista di un ritorno a grandi livelli di un giocatore che qui a Monte-Carlo sta mostrando di avere ancora tanta voglia di lottare. Bene anche Novak Djokovic, che senza impressionare raggiunge i quarti superando in due set un avversario ostico come Stanislas Wawrinka: basta un break per set, al serbo, per andare avanti, ma per battere gli spagnoli servirà qualcosa in più. Infine, buona prestazione per Kohlschreiber, che ha confermato la vittoria su Murray piegando in due set, come da pronostico, anche il connazionale Petzschner, talento troppo bizzarro e scostante per fare risultati sul rosso.

 

Nei quarti, Nadal-Ferrero, Ferrer-Kohlschreiber, Verdasco-Montanes e Nalbandian-Djokovic.