Boom di pubblico al Country Club. Mentre i big si dedicano a foto e interviste, Bolelli esce di scena al primo turno contro Estrella Burgos … di ANDREA MERLO

da Monte Carlo, Andrea Merlo – foto Getty Images


Sarà per la brezza primaverile che accarezza il Principato, oppure per la baia con il mare cristallino che offre una degna cornice allo spettatore, non ci è dato sapere. Di certo, questa prima domenica del Torneo Master 1000 di Monte Carlo, dal punto di vista del pubblico, non ha nulla a che invidiare con il week-end conclusivo delle passate edizioni. I viali del Country Club sono quanto mai affollati: molti i francesi, moltissimi gli italiani – che forse dopo Roma hanno "adottato" il torneo dei vicini di casa –  ma anche inglesi, giapponesi e svizzeri.

Alle undici di mattina, con il programma giornaliero che prevedeva in apertura solo match del tabellone di qualificazione, i quattro parcheggi adiacenti all'impianti citavano tutti la medesima scritta : complet. Non ce ne vogliano i vari Gombos, Schwartzman o Struff, ma difficilmente il pubblico si è mosso per loro. Si sa, a Monte Carlo i giocatori li vedi da vicino, li puoi quasi sfiorare, puoi fare un selfie con il tuo campione preferito, sempre che tu sia abbastanza rapido e furbo da non essere travolto dalla calca.

 

E allora più che il Centrale o il Court de Princes,comunque gremiti, era la Vip Lounge la meta preferita per stazionare. Da quelle porte invalicabili si sono visti uscire Federer e Djokovic, Raonic e Berdych. Anche Nadal ha fatto una comparsata, ma lo spagnolo non sembrava particolarmente in vena di sorrisi e flash. Federer invece è apparso serafico come al solito e ai giornalisti francesi che lo incalzavano sull'eventuale quarto di finale con Wawrinka – riedizione della finale dello scorso anno – ha risposto che, prima di quel match, avrebbe dovuto affrontare avversari di valore, quindi era prematuro pensarci.
 

Sul fronte del tennis giocato, invece, la giornata odierna ha proposto già tre incontri validi per il main draw. Tra di essi anche quello del nostro Simone Bolelli, che è stato sconfitto da Victor Estrella per 6-4,7-6 (7-5). Simone ha sofferto la solidità del trentacinquenne dominicano, che nonostante non fosse dotato di grandi variazioni di gioco, sullo scambio da fondo difficilmente ha ceduto per primo.

 

Nonostante questo particolare è certamente un'occasione sprecata per Simone, che non ha mai trovato la giusta chiave di gioco con le accelerazione che lo caratterizzano. E' invece rimasto imbrigliato nella ragnatela di rotazioni di Burgos, che con costanza e abnegazione ha infine prevalso.

 

Ieri hanno salutato il tabellone cadetto anche altri tre azzurri: Volandri, Vanni e Marcora. Mentre i primi due hanno venduto cara le pelle, portando rispettivamente Kuznetsov e De Bakker al terzo set, Marcora non ha trovato le giuste contromosse con Istomin, chiudendo con all'attivo un solo game. Ora le speranze italiane si aggrappano a Seppi e Fognini, che esordiranno nel main draw contro Robredo e Janowicz.