da Monte Carlo, Cristian SonzogniGiornata
concitata a Monte-Carlo, quella odierna
da Monte Carlo, Cristian Sonzogni
Giornata
concitata a Monte-Carlo, quella odierna. In particolare nella mattinata
di ieri. Perché mentre in campo Andreas Seppi chiudeva la pratica
Gabashvili
con un rapido e convincente successo in due set (che nessun giornalista
probabilmente ha potuto vedere), nel villaggio vip si consumava un interessante
‘round table’ con i migliori otto del seeding. Prima Robredo,
Davydenko
e Djokovic, quindi Gonzalez e Ljubicic, a seguire Nadal e
Federer,
per chiudere con Murray. E l’argomento clou era uno solo: l’Atp che
fa
le rivoluzioni, mentre i giocatori protestano. Se per quanto riguarda il
possibile declassamento di Monte-Carlo a favore di Madrid c’è una
certa
cautela (poi ne riparleremo), desta scalpore l’unione totale dei top
players
che fanno fronte comune per far capire all’associazione che dovrebbe
tutelarli
che non si può più fare a meno del loro parere. In particolare
sono i due
che contano di più ad alzare il tiro: Roger e Rafa si presentano nello
stesso momento alla stampa, e per il numero 1 dell’Atp De Villiers non
saranno parole tenere da parte del numero 1 al mondo, supportato silenziosamente
dall’iberico. “Sappiamo che per Etienne il compito non è
semplice, ma
noi giocatori ora siamo uniti e lanciamo il nostro grido d’allarme.
Teneteci
in considerazione, perché non si può proseguire così.
Sarebbe bello poter
pensare solo a giocare a tennis ma ora c’è anche altro in
discussione.
Il calendario va corretto, ma visto che siamo noi a giocare dovrebbero
chiederci un parere. Poi magari a volte lo fanno, ma queste discussioni
restano senza seguito. E lo stesso vale per l’Itf e per le settimane in
cui si gioca la Davis”.
La linea è davvero comune, oggi più che
mai. Con Roger, leader dentro e fuori dal campo, c’è Rafa ma
c’è anche
Davydenko, c’è Ljubicic che dice che “questo è il
momento più importante
nella storia del tennis”. E ci sono pure, anche se con meno verve,
Robredo,
Murray e Gonzalez. Una specie di rivoluzione,
sulla carta
per ora. Perché al momento di prendere decisioni drastiche su come farsi
sentire, le opinioni non sono più così uniformi. C’è
magari chi vorrebbe
protestare platealmente ma non lo fa, chi comunque pensa sia meglio andare
avanti e cercare il dialogo. Di sicuro le associazioni che governano il
tennis, da oggi sono un po’ più sotto pressione. Tornando al
possibile
declassamento di Monte-Carlo, come detto c’è cautela. Gli
spagnoli, che
al rosso sono affezionati, vorrebbero tenerlo in vita come è ora
nonostante
il candidato a sostituirlo sia il torneo di Madrid (sempre su terra). Tutti
sono d’accordo nel rimarcare l’atmosfera e la storia di questo
posto,
che il tennis sul rosso lo ha praticamente visto nascere. Ma del resto
nella rivoluzione targata De Villiers che andrà in onda nel 2009 qualcuno
dovrà pur pagare dazio.
E Robredo mette a tacere un po’ tutti
quando, alla richiesta di scommettere su una delle due ipotesi sul piatto,
fa sapere ai cronisti che lui ne sa meno di loro. Parleremo più
ampiamente
nei prossimi giorni di ciò che hanno raccontato gli altri, e di
ciò che
diranno durante la settimana. Intanto, tornando al tennis giocato, come
detto Seppi ha raggiunto quell’obiettivo che
coach Sartori
aveva posto per il suo pupillo: secondo turno con Re Roger. Andreas non
si preoccupa e fa bene, perché in fondo non ha nulla da perdere ed
è meglio
trovare Federer all’esordio piuttosto che al terzo turno. Poi, come dice
Sartori: “Se Roger gioca bene pazienza”, ma quello vale per tutti i
mille
e passa del ranking Atp…
Luzzi
invece non ce l’ha fatta a sovvertire il pronostico con Nalbandian,
ma comunque ha lottato e a tratti ha pure giocato bene. Pronti via ed è
subito 4-0 con doppio break per l’aretino, che poi chiude 6-3 il set
alternando
attacchi pregevoli a buone giocate da fondo. Ma il sogno non dura: fin
dall’inizio del secondo si capisce che il sudamericano sta carburando,
sbaglia molto meno mentre Federico finisce la benzina. Termina 3-6 6-2
6-1, peccato ma il pubblico s’è divertito, e questo Luzzi i top
100 li
vale ancora. Già due ritiri negli altri match: Monfils con Stepanek e
Moya
con Youzhny. Ferrero vince il derby dei nobili decaduti con Henman
perché sul rosso può ancora dire la sua. Vliegen manda a casa un
Mathieu
forse ancora frastornato dall’ennesimo incubo russo in Davis. Gaudio
rimonta
un set a Tursunov. Tutti i perdenti vanno a finire sul
‘Trombinoscope’
del quotidiano del torneo, con una bella x stampata sulla loro testina.
Oggi altro italian day sul Campo dei Principi: secondo match dalle 10
Volandri-Massu,
sul Centrale Seppi-Federer. E visto che di round table non ce ne saranno,
stavolta dovremmo riuscire a vederli entrambi.
Il Main-Draw
di Monte Carlo e il tabellone
delle qualificazioni
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