da Monte Carlo, Cristian SonzogniPrimo bagno di folla per Sua Maestà Roger Federer, assediato dai fan al suo arrivo al Country Club, durante l’apertura ufficiale del villaggio ospitalità con Sua Altezza il Principe Alberto di Monaco
da Monte Carlo, Cristian Sonzogni

Primo bagno di folla per Sua Maestà Roger Federer, assediato dai fan al suo arrivo al Country Club, durante l’apertura ufficiale del villaggio ospitalità con Sua Altezza il Principe Alberto di Monaco. Primo bagno di sole vero (trenta gradi senza vento) per i tanti italiani che hanno deciso di passare la giornata tra tennis e mare. E buone nuove per gli azzurri, che oltre a Volandri, possono contare su altri due elementi in tabellone, Andreas Seppi e Federico Luzzi. Questo è Monte-Carlo al secondo giorno di incontri, con l’ultimo turno delle quali e il contemporaneo avvio del main draw, da quest’anno anticipato alla domenica nei Masters-Series per attrarre più gente. Strategia corretta, ma che qui davvero non serviva, considerato che i biglietti del centrale sono esauriti da quindici giorni e per tutta la durata dell’evento.

Capitolo italiani. Apriamo con Seppi, perché l’altoatesino ha giocato un match pressochè perfetto contro Guillermo Garcia Lopez (6-3, 6-3). Lo spagnolo ha un gran diritto col quale spinge molto, e se è in giornata può fare molto male. Ieri non era giornata, ma il merito è anche del Nostro, che ha spento presto le velleità del rivale con una striscia iniziale di 4-0, e un 3-1 nel secondo. Due soli piccoli passaggi a vuoto, da 4-0 a 4-2 e da 3-1 a 3-3, non hanno scalfito la sicurezza di un Seppi deluxe, che pareva un’altra persona rispetto a quello timido e titubante visto il giorno prima con Fraile. Soddisfatto coach Sartori: “L’ho visto bene – ammette -, concentrato, solido, sempre in controllo. Con Fraile aveva faticato ma c’erano condizioni molto difficili, e l’entrata nel torneo non è mai semplice per nessuno. Ora vorrei Federer al secondo turno…”. E un’ora dopo Sartori sarebbe stato accontentato: primo turno con Gabashvili, eventuale secondo con il numero 1 al mondo. Il russo, che non si ferma mai e sembra sempre sull’orlo di una crisi di nervi, si può battere ma è da prendere con le molle, perché se trova la giornata può dettare lui il ritmo con molti. Starà a Seppi tenere a bada la sua esuberanza.

Federico Luzzi, invece, ha chiuso a suo favore un derby con Stefano Galvani che si presentava equilibrato sulla carta, e che sul campo non ha smentito le previsioni. Molto nervosi i due: gran partenza di Luzzi (5-1), poi la ripresa del patavino e un terzo set che, per quanto chiuso sul 6-2 dal toscano, poteva girare su un paio di palle. Finale, 6-3, 4-6, 6-2. Poca fortuna per Federico nel main draw: per lui c’è Nalbandian, che non sarà in condizioni strepitose ma è sempre Nalbandian. Vero è che l’aretino sa esaltarsi quando si alza la posta, ma qui dipenderà molto da come si sveglia il sudamericano. Negli altri match, Safin ha vinto al terzo in rimonta contro Nieminen, che è uno dei giocatori più intelligenti del circuito ma di fronte alle bordate del russo si è dovuto inchinare. E Marat si trova sulla strada di Nadal: i due potrebbero affrontarsi al terzo turno, e sarebbe davvero uno spettacolo da non perdere. Domani in campo Seppi (sul Campo dei Principi) e Luzzi (sul Centrale), martedì Volandri.

Il Main-Draw di Monte Carlo
e il tabellone delle qualificazioni

E intanto a Valencia…
Sfuma il sogno di Potito Starace di convertire in vittoria la prima finale ottenuta nel circuito maggiore. A Valencia il campano gioca un buon match, sostanzioso e dal buon ritmo. Comincia male l’azzurro, Nicolas Almagro, alla seconda finale in carriera, la prima l’aveva ottenuta lo scorso anno proprio al Comunidad de Tenis Valenciana e l’aveva vinta, va avanti tre a zero, ma Poto reagisce fino a portarsi a casa il primo set. Poi lo spagnolo alza il livello del gioco e fa sue le restanti due partite. Una settimana comunque positiva per Starace che dà buona continuità al successo nel challenger di Napoli di due settimane fa. Per Almagro invece, come detto, è il secondo titolo in carriera nel circuito Atp. (g.r.)