da Monte Carlo, Cristian Sonzogni
Capi tolo Volandri: non vogliamo essere drastici perché Filippo è ancora il nostro miglior giocatore secondo il ranking Atp, però il livornese ha fornito con Massu una prestazione a tratti (lunghi, tratti) imbarazzante. Eppure stava per portarla a casa comunque, Filo, a dimostrazione che pure il rivale ha la fiducia sotto i tacchi. Avanti un set, 5-4 e 30-0 sul proprio servizio, s’è spenta del tutto la luce senza un vero motivo. Break subito e parziale di 8 game a 1 per il cileno, che avrebbe chiuso 6-3 al terzo. Per Volandri ritmo lento, palleggio a metà campo, una valanga di errori e pochissime accelerazioni, quasi tutte peraltro fuori misura. Un disastro. Tanto che Massu, vinto il secondo set, si è proprio messo a ridere di gusto come davanti a un film di Totò. Quasi stesse pensando a come aveva fatto a impattare pur giocando in quella maniera. E la conferenza stampa di Filo è stata di una tristezza infinita. “Sto passando un periodo nero (eufemismo, in realtà ha detto di peggio ma è irriferibile, ndr) e non capisco come uscirne. L’unica è continuare a lottare e andare avanti. Potevo comunque vincere perché lui giocava davvero male, ma sul 30-0 ha indovinato una bella risposta e da lì non ci ho capito più nulla… Non so che dire… Un disastro… Ho sentito un po’ di emozione perché questo torneo per me ha un significato particolare… Manca la fiducia, e quando manca quella non riesci proprio a fare nulla…”. E ci risparmiamo il resto che tanto il senso è chiaro.
Intanto abbiamo già trovato una delle dieci cose più belle della settimana monegasca. Lo show personale di Novak Djokovic, il serbo che è salito alla ribalta di recente vincendo a Miami e scalando il ranking Atp fino al numero 7. Ebbene, Novak, che è un ragazzo simpatico e disponibile come pochi, nel tardo pomeriggio di lunedì ha messo in scena uno spettacolino tutto suo al termine dell’allenamento, al quale stavano assistendo una decina di persone. Tutto è partito con l’imitazione del servizio di Roddick da parte del serbo, che poi si è messo ‘a disposizione’ dei suoi tifosi imitando chiunque dei suoi colleghi a seconda delle richieste. Così si è visto NovakMcenroe, NovakIvanisevic, NovakBecker, NovakSafin (con racchetta platealmente scagliata a terra), NovakLendl (con strappo di ciglia pre-servizio), NovakNadal (con tic nervosi e un frenetica ricerca dell’elastico degli slip…), NovakFederer (con pose plastiche al servizio dei fotografi), NovakMurray (testa bassa e richiesta verso la tribuna: “Brad, say something!”, ovvero ‘Brad – che sta per Gilbert – dimmi qualcosa!’) e infine anche NovakVolandri (con battuta a due all’ora e diritto fuori di quattro metri…). Un fenomeno, catturato grazie al nostro Andrea Radaelli, presente per tutta la scenetta. Ma anche in mattinata, durante il round table, Novak era riuscito a convincere un paio di giornalisti inglesi che fra qualche anno avremo tre Djokovic fra i top 10: lui e i suoi due fratelli minori. E se sono entrambi come Nole, forse, ci sarebbe da metterci subito una bella firma.
Il Main-Draw di Monte Carlo e il tabellone delle qualificazioni