Da Rotterdam, Fabrizio Salvi – Foto Getty Images
Uno dei piatti forti della serata è l’incontro tra Philipp Kohlschreiber e uno degli assoluti favoriti di questo torneo, Marin Cilic. Il tedesco, vestito di arancione per la kermesse olandese, ha espresso un buon livello di tennis fino ad oggi, ma la partita che gli si prospettava era veramente ostica. L’inizio è subito in salita per Cilic, il quale concede tre palle break, ma riesce a non cedere subito il suo servizio. Un presagio sinistro di quanto sarebbe stato complicato per lui questo match. I due scambiano poco, il servizio è un’arma troppo importante e ne fanno buon uso entrambi. Lo sliding doors del primo set, è quando Kohlschreiber cede il suo servizio grazie a una risposta eccezionale di Cilic. Il primo parziale di fatto termina li, con un 4 a 2 per il croato, che poi si protrarrà fino al 6 a 3 finale. Il secondo set segue un andamento piuttosto naturale, senza scossoni e con i servizi a farla da padrone. Kohlschreiber, di tanto in tanto, mette in mostra qualche passante di rovescio, come nel caso della palla break che si conquista verso la fine del set. Questa è decisiva per la conquista del secondo parziale e per riportare Philipp in corsa. Il terzo set si apre come meglio non potrebbe per il giocatore trentaduenne che, alla terza palla break del primo game, strappa il servizio a Cilic. Non una cosa di poco conto perché da li in avanti, nonostante i coraggiosi tentativi del croato, Kohlschreiber manterrà i suoi turni di battuta, portandosi fino al match point che chiuderà con un ace.
Come ammesso onestamente dal tedesco subito dopo la sua partita e in attesa dell'ultimo quarto di finale, se c’è un avversario che preferirebbe evitare, quello si chiama Gael Monfils. I precedenti, come lui stesso ha ricordato, raccontano di tre sconfitte nelle ultime tre partite e lui ne ha parlato con un certo risentimento. Ha accennato a un giocatore “che cerca di catturare l’energia positiva del pubblico per farla propria” ma, di contro, “se non sente questo tipo di sensazione è battibile”.
L’ultimo quarto di finale si è giocato in uno stadio quasi completamente pieno, con il pubblico curioso di vedere di nuovo all’opera il teenager tedesco Alexander Zverev. La maratona di ieri contro Gilles Simon si potrebbe essere fatta sentire più nella testa che nel fisico e sarà proprio uno dei favoriti alla vittoria finale, Gael Monfils, a testarlo. Il francese è stato impegnato da Sascha, questo il soprannome del suo sfidante, per tutto il primo set che, nonostante il break di vantaggio e il risultato favorevole di 4 a 3, ha permesso al suo sfidante di rientrare in partita facendosi portare via il servizio. Decisivo il tie-break, con Monfils che cinicamente fa suo con il punteggio di 7 a 4. Il secondo set è un monologo del pittoresco francese, il quale si porta avanti grazie al break del momentaneo 3 a 1. Il giovane tedesco, nonostante non si sia dato assolutamente per vinto, ha dovuto piegarsi alla maggior esperienza e freschezza del suo rivale. Monfils col punteggio di 6 a 3 chiude il secondo set e accede così in semifinale. A fine partita applausi per entrambi i giocatori e soprattutto per Alexander Zverev, che chiude questa avventura a Rotterdam con delle certezze per il futuro e tanta simpatia da parte del pubblico. Il francese, a questo punto, si candida per un posto in finale, prima però c’è da superare un ostacolo non di poco conto, Philipp Kolhschreiber, che si giocherà una delle ultime possibilità di vittoria della sua carriera in un torneo Atp 500.
Kohlschreiber – Cilic 3-6 6-3 6-4
Monfils – Zverev 7-6(4) 6-3