L’argentino vince ad Amburgo ed entra tra i primi 10 al mondo. “E’ un sogno che si realizza”. A Gstaad vince Bellucci, mentre ad Atlanta c’è il secondo titolo in un mese per Andy Roddick.
Quello conquistato ad Atlanta è il 32esimo titolo ATP per Andy Roddick
Di Riccardo Bisti – 23 luglio 2012
Quando ha messo a segno l’ultima volèe, Juan Monaco si è sdraiato per terra e si è messo a piangere. Ha coronato un sogno che aveva accarezzato cinque anni fa, quando era salito al numero 14 ATP. Il treno dei top 10 sembrava definitivamente perso, invece l'ha afferrato vincendo il torneo ATP di Amburgo (1.015.000€, terra), battendo in finale Tommy Haas con il punteggio di 7-5 6-4. Con questo risultato, Tandil diventa l’unica città al mondo ad avere due giocatori compresi tra i primi 10. Un miracolo reso possibile tanti anni fa da coach Marcelo Gomez, l’uomo dal tocco magico del Club Independiente. Per Monaco è il sesto titolo in carriera, il terzo stagionale, il primo in un torneo 500. E pensare che Tommy Haas che non perdeva una finale dal 2002. “Entrare tra i primi 10 è un sogno che diventa realtà – ha detto Moanco – ricorderò per sempre questa settimana. Era l’obiettivo che ci siamo posti durante la preparazione invernale”. Monaco è il primo argentino a vincere ad Amburgo dai tempi di Guillermo Coria, che nel 2003 vinse in finale su Agustin Calleri in un torneo in cui ci furono quattro gauchos in semifinale. “Sono partito male, sotto 4-1 nel primo set – ha spiegato Monaco – ma non mi sono mai arreso. Ho lottato su ogni palla, ero concentrato e motivato a vincere questo torneo. Credo che vincere il primo set sia stato il momento chiave. Negli ultimi due game, poi, ho giocato veramente bene”. Dopo aver festeggiato, si sposterà a Londra per giocare le Olimpiadi. “Non sarà facile adattarsi al cambio di superficie, ma cinque giorni di allenamento dovrebbero essere sufficienti. Poi ho un mucchio di fiducia”. Haas ha provato una viva delusione perché sognava di alzare il trofeo davanti ai suoi concittadini, ma “Monaco ha giocato troppo bene, onore a lui. Io penso di aver giocato bene, il tifo della gente mi ha aiutato ma non è stato abbastanza. Non so se avrò di nuovo un’opportunità del genere”. Mentre il direttore del torneo Michael Stich resta l'ultimo tedesco ad aver vinto ad Amburgo, lui si consola con un ranking intorno al numero 35 ATP.
Successi anche per Thomaz Bellucci ed Andy Roddick. Il carioca si è preso la rivincita su Janko Tipsarevic vincendo per la seconda volta a Gstaad (358.425€, terra). Nel 2009, da qualificato, si aggiudicò il primo titolo in carriera proprio sulle montagne svizzere. “Per me è un posto speciale – ha detto dopo il 6-7 6-4 6-2 finale – è come giocare in casa”. In verità aveva perso il tie-break del primo set dopo aver sciupato un vantaggio di 6 punti a 1. Tuttavia è rimasto concentrato e ha dominato alla distanza, firmando il quinto successo in carriera contro un top 10. Sia Bellucci che Tipsarevic parteciperanno alle Olimpiadi di Londra. Sarà della partita anche Andy Roddick, brillante vincitore ad Atlanta (477.900$, cemento), primo torneo maschile della Us Open Series. Dopo aver vinto una combattuta semifinale contro John Isner, “A-Rod” ha rimontato Gilles Muller prima di imporsi con il punteggio di 1-6 7-6 6-2. E’ una vittoria che vale doppio, non tanto perché è il secondo titolo ATP in un mese (aveva già vinto a Eastbourne), quanto perché contro il lussemburghese aveva clamorosamente perso a una vecchia edizione dello Us Open. Per Roddick è il 32esimo titolo in carriera. “Ogni volta che ne vinco uno non penso mai di poterne vincere altri. Mi godo il momento, sperando che il duro lavoro mi consenta di ottenere buoni risultati” ha detto Roddick, terzo giocatore più titolato tra quelli in attività alle spalle di Federer e Nadal. La chiave del match è stato il servizio di Muller. Quando la percentuale di prime palle è calata, ha iniziato a commettere troppi doppi falli (alla fine saranno 10) e a stancarsi sempre di più, punto dopo punto. Con questo successo, Roddick balza in testa alla Us Open Series, da lui già vinta nel 2005 e nel 2006. Ma adesso è tempo di fare la valigia per Londra. I cinque cerchi aspettano.
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