L’argentino centra il quarto successo Atp dell’anno a Kuala Lumpur con una caparbia vittoria su Benneteau. 7-5 4-6 6-3 il risultato finale di una partita durata oltre le 3 ore… Di FRANCESCO CAMANZI

Di Francesco Camanzi – foto getty images

 

Juan Monaco supera Julien Benneteau sul cemento indoor di Kuala Lumpur e centra il quarto successo stagionale, il settimo in carriera. Per l'albiceleste la vittoria odierna ha un sapore tutto speciale: si tratta, infatti, del primo alloro in carriera conseguito sulla superficie in cemento. Dopo le vittorie di Vina del Mar, Houston e Amburgo raccolte quest'anno sull'amata terra rossa, e dopo quelle del 2007 a Kitzbuhel, Pertschach e Buenos Aires, arriva finalmente una conferma sul duro, a testimonianza di una tipologia di tennis che, con gli anni, si è fatta sempre più duttile. La finale ha visto Pico trionfare su un Benneteau battagliero ma trattenuto da un dolore al braccio. Curioso aneddoto che riguarda i due finalisti del torneo malese: entrambi si sono infortunati quest'anno nel torneo di Montecarlo e, per giunta, nella stessa maniera, con uno scivolone sul mattone tritato del Principato. Monaco contro l'olandese Haase, Julien contro Andy Murray.
 

L'epilogo del Malaysian Open è stata una vera e propria battaglia, pausata dai "Vamos" dell'argentino e dagli "Allez" di Benneteau. Parte male Monaco che cede il servizio nel primo game dell'incontro e lascia scappare Benneteau sul 2-0, poi l'aggancio sul 2-2. Comandano i servizi fino all'ottavo gioco quando il francese regala la battuta a 15, probabilmente condizionato dal dolore al gomito destro e sicuramente incerto nella rimessa in gioco che, per tutto il match, è parsa al di sotto dei suoi standard. Nel game successivo Monaco butta alle ortiche tre palle set, afflitto dalla proverbiale sindrome del braccio corto. Un doppio fallo e due rovesci svirgolati fissano il parziale sul 5-4 e prolungano il set. Alla fine la spunterà comunque l'argentino, in un dodicesimo game da record, durato oltre venti minuti e scandito da 9 palle break e altrettante palle del set. 7-5 Monaco.

I primi game del secondo set sono un portato del gran dispendio di energie messo in campo sul finale di primo set. Nei primi due giochi scambio di break e parziale sull'1-1, poi lo strappo nel quinto gioco quando il francese pesca un break inatteso che riesce a conservare fino al 6-4 finale con grande fatica.

Nel terzo e decisivo set domina l'equilibrio fino al 2-2. Nel quinto gioco Benneteau si guadagna una preziosa palla break che l'argentino annulla con grande intelligenza: costringe Julien a faticare con il più classico dei tergicristalli e ne forza l'errore di dritto. Palla in corridoio, break scampato e servizio Monaco. E' la svolta della partita. Nel game successivo Monaco mette la freccia e sorpassa: si guadagna una palla break e la sfrutta al primo tentativo. Per Benneteau, fiaccato dalle continue corse e dalle sollecitazioni al gomito, il break suona come una condanna: 4-2 e ipoteca sul match. Monaco scappa sul 5-2, nell'ottavo gioco affretta i tempi e si guadagna la prima palla del match, ben annullata dal transalpino. Nel game successivo chiude partita e incontro con una bella demi-voleè su cui Julien non può nulla.

A Benneteau non riesce dunque l'impresa di imitare il suo amico e connazionale Gasquet, protagonista vittorioso della finale di Bangkok. I numeri, inoltre, cominciano a pesare come una maledizione sulla carriera del francese: settima finale persa su sette giocate. E a 30 anni suonati ogni occasione diventa l'ultima.

 

FINALE

(2) J Monaco d. (7) J Benneteau 75 46 63