L’australiana batte la Sharapova e torna in corsa per il Masters. La Errani cede alla Petrova ma non dovrebbe avere problemi. L’unico pericolo è il rischio-stanchezza: nel 2012 ha giocato 135 partite!
Nel 2012, Sara Errani ha giocato 135 partite. Pericolo stanchezza?
 
Di Riccardo Bisti – 27 settembre 2012

 
Sara Errani andrà ad Istanbul. E non solo come doppista. Tuttavia, i risultati dei quarti di finale a Tokyo (2.168.400$, cemento) non le sono stati amici. L’azzurra ha perso un match quasi vinto contro Nadia Petrova, numero 18 WTA. “Sarita” è stata avanti 6-3, 4-1 e palla break. Se l’avesse sfruttata sarebbe andata a servire sul 5-1. Invece si è fatta risucchiare dalla russa e ha finito col cedere 3-6 7-5 6-3 in oltre due ore e mezza. E’ un peccato: al di là della corsa a Istanbul, una semifinale a Tokyo sarebbe stato un (gran) bel risultato. E invece toccherà armarsi di calcolatrice e vivere pericolosamente il torneo di Pechino, aspettando la certezza matematica della qualificazione al Masters. Non è andata troppo bene, dicevamo. Victoria Azarenka non è scesa in campo e ha lasciato strada ad Angelique Kerber, attuale numero 6 nella Race. Con il piazzamento in semifinale, la tedesca è già certa di superare Petra Kvitova e salire al quinto posto. Per un po’, abbiamo sperato che la Errani potesse fare il miracolo di superarle entrambe e raggiungere una incredibile quinta piazza. Salvo sfracelli a Pechino, il sogno è sfumato.
 
Ma ciò che conta è andarci per davvero, a Istanbul. Per questo è importante dare un’occhiata al piano di sotto. La minaccia numero 1 si chiama Samantha Stosur. L’australiana ha vissuto una stagione tra alti e bassi, e ora è numero 9. Nei quarti di Tokyo ha superato Maria Sharapova e si è presa 395 punti d’oro, che potrebbero diventare 620 in caso di vittoria sulla Petrova. La Stosur ha giocato una delle sue migliori partite, anche perché contro la Sharapova aveva perso 10 volte su 11 scontri diretti. Ha variato tagli e rotazioni, si è ricordata del suo passato da grande doppista scendendo spesso a rete e si è imposta 6-4 7-6, al termine di un tie-break thriller, chiuso 12-10. La Sharapova ha lottato fino alla fine, rimontando da 3-5 nel secondo set e annullando quattro matchpoint, ma un diritto largo le è stato fatale. “Dal 5-3 nel secondo ho perso 9 punti di fila – ha detto la Stosur – ma il buon inizio del tie-break mi ha aiutato a cancellare i pensieri negativi”. Il match con la Petrova assume un’importanza fondamentale. In caso di vittoria si porterebbe a meno di 100 punti dall’ottavo posto di Na Li (e la supererebbe se dovesse vincere il torneo). Alla vigilia delle semifinali di Tokyo, la Race recita così (lasciando perdere le prime quattro, già qualificate)
 
5) Angelique Kerber 5475 *
6) Petra Kvitova 5380
7) Sara Errani 5045
8) Na Li 4272
9) Samantha Stosur 3966 *
10) Marion Bartoli 3470
11) Caroline Wozniacki 3380
(le giocatrici contrassegnate da asterisco sono ancora in gara a Tokyo)
 
Wozniacki e Bartoli sono ormai tagliate fuori. La sensazione è che sarà una battaglia a due tra Li e Stosur per l’ottavo posto. La Errani è abbastanza tranquilla: per essere coinvolta nella bagarre dovrebbe perdere subito a Pechino mentre l’australiana e la cinese dovrebbero affrontarsi in finale o giù di lì. La matematica non è un’opinione, ma è uno scenario francamente improbabile. Ciò che preoccupa, è il rendimento che Sarita potrà garantire nei prossimi tornei. Dopo la vittoria sulla Bartoli si è detta stanca, ed in effetti nella sconfitta con la Petrova ha ceduto alla distanza. E fa riflettere la rinuncia a giocare il doppio, dopo aver giocato (e vinto) un mucchio di tornei. Di certo non è abituata a giocare così tante partite: nel solo 2012 ne ha giocate 73 di singolare (vincendone 54) e 62 in doppio (vincendone 53), per un totale di 135! Speriamo che il fisico non le chieda il conto proprio sul più bello. Perché andare a Istanbul sarà bellissimo, ma essere competitiva al 100% lo sarebbe ancora di più.