Terminati i match di terzo turno a Melbourne: grande rendimento per Raonic e Wawrinka, avversari per un posto nei quarti. Murray vince in quattro set con Sousa e trova Tomic, Ferrer facile su Johnson. Continua la cavalcata della sorpresa Andrey Kuznetsov.È giunta l’ora del giro di boa. Da domani l’Australian Open entra nella seconda settimana, con il via agli ottavi di finale del tabellone maschile. Mentre fra le donne sono cadute una valanga di teste di serie, nel maschile sono ancora in gara tredici dei primi sedici. Uniche eccezioni: Rafael Nadal, Kevin Anderson e Marin Cilic. Stando al ranking, il match più interessante degli ottavi dovrebbe essere quello fra Kei Nishikori e Jo-Wilfried Tsonga, ma la sfida fra Stan Wawrinka e Milos Raonic gli strappa lo scettro. Le ragioni sono varie: la vittoria di due anni fa dello svizzero, il fatto che nessuno dei due abbia ancora perso un set nel corso del torneo, e soprattutto l’ottimo tennis giocato da entrambi al terzo round. L'elvetico è passato 6-2 6-3 7-6 su Lukas Rosol, dominando sin dall’inizio, il canadese ha fatto lo stesso contro Viktor Troicki, al quale ha lasciato appena nove game in tre set, confermando uno stato di forma eccezionale. A Brisbane ha fatto vedere di cosa è (tornato) capace, Federer al 100% o meno, e la sensazione è che la sua rincorsa ai pieni alti della classifica, un po’ frenata nella passata stagione, possa ripartire proprio da Melbourne. “Era un annetto che non mi sentivo così bene – ha detto in conferenza stampa – e tutto va per il verso giusto. Quello contro Troicki è stato sicuramente il miglior match giocato sin qui all’Australian Open”. Dopo due set comodi, nel terzo è finito sotto 4-1, ma la ritrovata fiducia gli ha permesso di rientrare. “Anche in quella situazione di punteggio ero piuttosto tranquillo, dopo aver ceduto il servizio non ho pensato di aver perso il set, sentivo di avere chance in tutti i game di risposta. Sento che il mio tennis funziona, riesco a rispondere spesso, ho la possibilità di giocare e vincere tanti punti”.
ISNER SPARA 44 ACE CONTRO LOPEZ
Il messaggio che esce dalle sua parole è chiaro: il Milos Raonic del 2016 non sarà solo servizio, ma anche tanta consistenza da fondo campo, proprio quella che gli serve per fare il grande salto. Per Wawrinka, dunque, si prevede un match durissimo, anche se lo svizzero ha vinto tutti i precedenti, cedendo appena un set in quattro incontri. “Ma sono sempre stati dei match complessi", ha detto lui. "Milos ha iniziato la stagiona alla grande, vincendo il titolo a Brisbane. E poi mi ha battuto ad Abu Dhabi, nel primo match dell’anno (in esibizione, ndr). Sta migliorando, sta servendo bene e ha cambiato alcune cose nel suo gioco. Penso che comunque dipenda di più da mio tennis, dal modo in cui riuscirò a giocare, da come servirò e se riuscirò a trovare delle soluzioni per strappargli la battuta. Spero di essere pronto per quello che si annuncia come un match molto difficile”. Si è chiuso in parità, invece, il confronto a distanza fra Spagna e Stati Uniti. Da una parte David Ferrer contro Steve Johnson, chiusa da ‘Ferru’ con un comodo 6-1 6-4 6-4, dall’altra il duello più combattuto di giornata, fra John Isner e Feliciano Lopez, con la vittoria in quattro set dell’americano: 6-7 7-6 6-2 6-4, dopo quasi tre ore e la bellezza di 44 ace scagliati da long John. Con appena sette in più, un risultato nemmeno impossibile se il terzo set fosse durato come i primi due, il gigante di Greensboro avrebbe eguagliato il record di 51 in quattro set di Joachim Johansson, fatto registrare nel 2005 proprio a Melbourne, contro Andrè Agassi.
PRIMO OTTAVO SLAM PER KUZNETSOV
In quattro set anche la vittoria di Andy Murray, che mentre suo suocero Nigel Sears veniva portato in ospedale durante il match della sua allieva Ana Ivanovic, si è sbarazzato con punteggio di 6-2 3-6 6-2 6-2 del portoghese Joao Sousa, distraendosi nel secondo set prima di sistemare agevolmente le cose. “Lui colpiva bene, vicino alla riga, mi ha fatto correre tanto – ha detto Andy – e dopo un match come quello contro Groth, in cui non si sono giocati molti scambi, ero senza ritmo. Non ho giocato particolarmente bene, ma nell’ultima parte del match è andata meglio”. Martedì il numero 2 del mondo se la vedrà contro Bernard Tomic, che nell’ultimo match di giornata ha vinto agevolmente il derby con John Millman. Ultimo ottavo della parte bassa quello tra Gael Monfils (7-5 6-3 6-2 al connazionale Robert, malgrado questa magia del rivale) e il russo Andrey Kuznetsov, autentica sorpresa del torneo. Dopo una brillante carriera junior, coronata dal titolo a Wimbledon, il 24enne di Tula (numero 74 ATP) non aveva mai raggiunto gli ottavi in uno Slam, e lo scorso anno aveva preferito giocare gli ultimi Challenger italiani sulla terra battuta piuttosto che lo Us Open. Una scelta che ha pagato, dando il la al miglior momento della sua carriera. Fra ATP e Challenger, da agosto in avanti ha un bilancio di 23-5 fra vittorie e sconfitte, e ha perso solamente da avversari di alto livello. Oggi abbraccia per la prima volta gli ottavi in un Major, approfittando del buco in tabellone lasciato da Rafael Nadal, che già aveva impegnato per tre set due settimane or sono nei quarti di finale a Doha. Monfils ha una grande chance di centrare per la prima volta i quarti a Melbourne, ma anche il russo, a 'sto punto, ci può fare un pensierino.
AUSTRALIAN OPEN – Terzo turno parte bassa
Andrey Kuznetsov (RUS) b. Dudi Sela (ISR) 7-5 3-6 6-1 7-6
Gael Monfils (FRA) b. Stephane Robert (FRA) 7-5 6-3 6-2
Milos Raonic (CAN) b. Viktor Troicki (SRB) 6-2 6-3 6-4
Stan Wawrinka (SUI) b. Lukas Rosol (CZE) 6-2 6-3 7-6
David Ferrer (ESP) b. Steve Johnson (USA) 6-1 6-4 6-4
John Isner (USA) b. Feliciano Lopez (ESP) 6-7 7-6 6-2 6-4
Bernard Tomic (AUS) b. John Millman (AUS) 6-4 7-6 6-2
Andy Murray (GBR) b. Joao Sousa (POR) 6-2 3-6 6-2 6-2
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