Guido Pella è tra i giocatori più importanti presenti all'ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS. Passa il primo turno e conferma la buona tradizione a Milano, dove ha vinto sia l'Avvenire che il Bonfiglio…e dove ha fatto grandi cose il suo amico e concittadino Rodrigo Palacio. Un personaggio tutto da scoprire.

C'è un rapporto speciale tra Guido Pella e la Città di Milano. Il 27enne argentino, quinta testa di serie dell'ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (43.000€ + H, terra battuta), ha un passato molto importante nel capoluogo lombardo. Nel 2006 vinse il torneo dell'Avvenire (battendo in finale Davide Della Tommasina), poi due anni dopo si è ripetuto al Trofeo Bonfiglio superando il futuro top-10 David Goffin. Oggi prova a rilanciarsi dopo un periodo non semplice, di assestamento dopo il grande successo dell'anno scorso in Coppa Davis. In un match giocato sotto il sole cocente, ha superato il giovane spagnolo Pedro Martinez col punteggio di 6-1 7-6. E' stata ordinaria amministrazione fino al 6-1 3-1, con Martinez incapace di spingere, soprattutto con il dritto. Pella era convinto di aver trovato il break del 4-1 con un dritto vincente. Mentre stava cambiando campo, tuttavia, il giudice di sedia Vincenzo Nicolella ha “battezzato” fuori il colpo. Persa l'occasione, si è un po' disunito e il match è entrato in bagarre. Lo spagnolo ha elevato il suo rendimento, Pella si è innervosito ma alla fine ha chiuso, per la gioia di coach Gustavo Marcaccio, che prende febbrilmente appunti dopo ogni punto. “Sono sempre felice di tornare a Milano – dice Pella – sono venuto due volte da junior e per due volte ho vinto il torneo. Erano eventi molto importanti, sia per me che per ogni ragazzo che partecipa a tornei giovanili. Ho splendidi ricordi di questa città. E' la prima o seconda volta che ci vengo da professionista. Proverò a sfruttare la tradizione di un luogo che da giovane mi ha dato praticamente tutto”. Dieci anni fa, in piena epoca di “Legiòn Argentina”, quando l'albiceleste aveva tanti giocatori di livello, si pensava che Pella avrebbe potuto fare qualcosa di più. “Quando cresci ti rendi conto di quanto sia difficile ottenere buoni risultati nel tennis. E' uno sport dove ci sono tanti giocatori incredibili. Sono ancora giovane, ho ancora tanto da dare ma allo stesso tempo so di aver ottenuto buoni risultati nel circuito ATP e di aver vinto una Coppa Davis. Quando mi ritirerò, spero di poter guardare indietro e dire: 'Ok, ho fatto una bella carriera'”.

L'INTELLIGENZA NEL TENNIS E L'AMICIZIA CON PALACIO
Pella è un ragazzo acuto, educato, di profonda vivacità intellettuale. L'anno scorso si era fatto aiutare da un biologo molecolare per migliorare il suo modo di stare in campo. E una volta arrivò a dire che l'intelligenza, nel tennis, può essere addirittura un fattore negativo. “La penso ancora così. Nel tennis, più pensi e più è difficile. Quando entri in campo, devi cercare di fare cose semplici. Pensa a Federer e Nadal, la semplicità che trasmettono. Sanno di dover fare una cosa e la fanno molto bene. C'è stato un momento della mia vita in cui pensavo troppo: cosa fare, come giocare, come allenarmi…e sul campo ne pagavo le conseguenze. Crescendo, mi sono reso conto che devo semplificare”. Soltanto un anno fa, il ragazzo di Bahia Blanca saliva al numero 39 grazie alla finale all'ATP 500 di Rio de Janeiro. Adesso si sta risollevando: due mesi fa ha raggiunto la sua seconda finale ATP (Monaco di Baviera), poi si è qualificato per il Roland Garros. Nella sua città sono nati due grandi personaggi come Manu Ginobili e Rodrigo Palacio. “Ginobili non lo conosco molto. L'ho incontrato l'anno scorso alle Olimpiadi di Rio e abbiamo parlato un po'. So la persona che è e quello che rappresenta in tutto il mondo. E' spettacolare avere tra i miei concittadini un personaggio del genere. Sono molto amico di Palacio: sono stato spesso a casa sua a mangiare, è una persona molto umile e apprezzo molto le sue idee sullo sport e sulla vita. Tra l'altro, mi ha sempre detto che gli piaceva stare qui e infatti sono venuto a trovarlo un paio di volte. Adesso potrebbe ritirarsi e sarebbe un gran peccato. Al di là di questo, nutro grande affetto nei suoi confronti”. Pella è concentrato sul torneo di Milano, ma nella notte non si perderà la partita della sua squadra del cuore, l'Olimpo di Bahia Blanca, impegnato a Mar del Plata contro l'Aldosivi. “Ah, la guarderò sicuramente! E' una partita decisiva per restare nella Primera Division, veniamo da due buoni pareggi contro Independiente e Boca Juniors. Farò il tifo, anche se qui sarà un po' tardi!”.