di Giorgio Valleris – foto Francesco Peluso
Non ci sarà la rivincita dell'anno passato, quando Marco Cecchinato e Dutra Silva si affrontarono nelle semifinali dell'Aspria Tennis Cup. Ma non per colpa del siciliano, che ai quarti ci è arrivato battendo l'ecuadoriano Gomez; a uscire prematuramente è stato proprio il brasiliano n.1 del seeding, lo scorso anno finalista. L'azzurro invece il suo lo ha fatto alla grande, superando di slancio il sudamericano Emilio Gomez in un match dominato dall'inizio alla fine. Buona prova di maturità da parte del tennista cresciuto alla scuola di Riccardo Piatti e Massimo Sartori che nell'ottobre 2015 ha raggiunto il suo best ranking alla 82a posizione della classifica Atp.
“Cech”, come lo chiamano nel circuito, ha già conquistato due Challenger in carriera, il primo a San Marino nel 2013 e il secondo a Torino l'anno scorso. Con il successo odierno entra di diritto nella lista dei favoriti per questa undicesima edizione dell'Aspria Tennis Cup – Trofeo Milano Vip (42.500 euro di montepremi). Centra i quarti anche il portoghese Gastao Elias, fresco top 100 nel ranking Atp, che si è imposto sul russo Aslan Karatsev al terzo set.
La sorpresa di giornata è arrivata nel match d'apertura, con il primo favorito della vigilia scivolato sulla terra rossa di via Cascina Bellaria. Si tratta, come detto, di Rogerio Dutra Silva, che cede il passo al belga Arthur De Greef. Il 24enne nato a Uccle, alle porte di Bruxelles, aveva già impressionato nel primo turno quando si era sbarazzato del giovane gigante cileno Nicolas Jarry, autentica rivelazione del fine settimana di qualificazioni e dotato di mezzi atletici e tecnici non indifferenti. De Greef dopo una maratona di quasi due ore e venti minuti – e dopo aver perso il primo set al tie-break – stacca così il pass per i quarti di finale dove se la vedrà proprio con Marco Cecchinato. In bacheca ha già dieci vittorie nel circuito Futures, l'ultima delle quali quest'anno in Tunisia e qui a Milano cerca il suo primo sigillo in un Challenger, obiettivo che di recente ha già sfiorato due volte: a Napoli quando è stato fermato dallo slovacco Jozef Kovalik in finale e a Buenos Aires, quando a rovinargli la festa sul più bello è stato il mancino di casa, Facundo Bagnis. Allenato dal connazionale Arnaud Fontaine, De Greef è alla sua prima apparizione nel capoluogo lombardo e con questo successo si è ufficialmente candidato al ruolo di outsider del torneo.
Venerdì in campo tutti gli incontri dei quarti di finale. Particolarmente interessante, almeno sulla carta, lo scontro tra i due migliori giovani del torneo, Matteo Donati e Laslo Djere. Sei anni dopo la prima e unica sfida tra i due (in Bosnia, dove vinse Djere), ecco la rivincita. Da seguire anche il confronto tra Carlos Berlocq e il serbo Miljan Zekic.