Scontata la squalifica di diciotto mesi inflitta dal CAS nel luglio del 2023, Mikael Ymer è pronto a tornare alle competizioni il prossimo febbraio nei play off di Coppa Davis

Foto Ray Giubilo

Mikael Ymer è pronto a tornare alle competizioni, dopo aver scontato la squalifica di 18 messi inflitta dal CAS di Losanna nel luglio del 2023! La squalifica che gli era stata comminata scadrà infatti il 17 gennaio 2025, a partire da quella data Ymer potrà così tornare a giocare tornei ufficiali pur avendo classifica azzerata e dovendo ripartire sostanzialmente da zero all’età di 26 anni. La prima occasione per rivederlo in campo saranno i play off di Coppa Davis del prossimo febbraio, dove la Svezia sarà impegnata contro l’Australia di Alex De Minaur. “Ymer rafforza molto la squadra. ‘Micke’ è stato una fattore chiave per la Svezia nel raggiungere per tre volte consecutive le fasi finali di Coppa Davis. Mikael è il nostro miglior giocatore e può competere con i migliori, questo è sicuro. Per noi è importante averlo in squadra“, queste le parole di Simon Aspelin, capitano della nazionale svedese di Coppa Davis.

Il ritorno in campo di Ymer non è cosa affatto scontata, dato che in un primo momento dopo la sentenza del CAS aveva addirittura annunciato di ritirarsi ufficialmente dal mondo del tennis. La vicenda legata alla squalifica del tennista svedese fece a lungo discutere, dal momento che riguardava i così detti “whereabouts“, ovvero i rigidi controlli antidoping a cui i tennisti sono sottoposti. A Ymer è stato contestato di aver saltato tre test anti-doping nell’anno 2021 – il 22 aprile, il 10 agosto e il 7 novembre – con il giocatore svedese che aveva ammesso le prime due violazioni ma aveva contestato la terza. Un primo tribunale indipendente aveva dato ragione a Ymer, sostenendo che il giocatore – impegnato in quel momento nel Challenger di Roanne – all’ultimo momento è stato spostato a sua insaputa in un hotel differente da quello che aveva dichiarato e per questo non ha potuto prendere parte al test.

L’ITF tuttavia fece ricorso al CAS, che pur prendendo atto di quanto accaduto ha comunque inflitto i 18 mesi di squalifica in quanto ha ritenuto comunque colpevole Ymer per non aver adottato tutte le misure utili allo svolgimento del test.