Proseguono a buon ritmo le trattative per spostare il Miami Open dall'attuale sede di Key Biscayne allo stadio che ospita le partite dei Miami Dolphins. Non faranno in tempo per il 2018, ma il trasferimento dovrebbe concretizzarsi nel 2019. L'Hard Rock Stadium è stato ristrutturato nel 2014 e l'area è libera da vincoli.

Sembra proprio che l'utopia possa avverarsi. Circa sei mesi fa, vi abbiamo relazionato sulla proposta-shock di Stephen Ross, patron dei Miami Dolphins: viste le difficoltà a far crescere il Miami Open nell'attuale sede di Key Biscayne, aveva proposto uno spostamento nel gigantesco stadio dove gioca la squadra di football americano. Secondo le ultime indiscrezioni, sono in corso vivaci discussioni tra i Dolphins e il colosso IMG, proprietario del torneo. Si sono resi conto che Key Biscayne non è più in grado di contrastare una concorrenza sparsa un po' ovunque, a partire da Indian Wells, che negli ultimi 10 anni ha effettuato un imbarazzante sorpasso in termini di qualità delle strutture. E il business latita. Secondo diverse fonti, la trattativa avrebbe preso una direzione incoraggiante. Maya Pena Lindsay, sindaco di Key Biscayne, ha detto che l'accordo non è ancora ufficiale, ma sarebbe imminente. Va detto che la Lindsay non ha alcun ruolo nei negoziati, ma sostiene di aver parlato con diverse persone coinvolte. Ci si muove con grande cautela, perché lo spostamento del baraccone metterebbe in scena una serie di reazioni a catena. Difficilmente si farà in tempo per la prossima edizione, ma a partire dal 2019 il Campo Centrale del Miami Open potrebbe essere allestito all'interno dell'Hard Rock Stadium, impianto in grado di ospitare fino a 65.000 spettatori per le partite di football.

LA BUROCRAZIA DI KEY BISCAYNE
La proposta di Ross rappresenta la via d'uscita per mantenere il torneo nella zona di Miami, aggirando le norme datate e restrittive che regolano l'isolotto di Key Biscayne, dove sorge Crandon Park. Ross non agisce per beneficenza o mecenatismo: nel 2014, quando ha siglato un accordo da 500 milioni di dollari con la Città di Miami per la ristrutturazione dello stadio, la Contea ha accettato di pagargli fino a 5 milioni di dollari all'anno in caso di grandi eventi nell'impianto. Il torneo di tennis non è paragonabile al Super Bowl, ma si svolgerebbe su scala annuale: secondo i Dolphins, potrebbe garantire un introito extra di almeno 2 milioni. Da parte sua, IMG aveva stanziato un investimento di 50 milioni per effettuare lavori e migliorie nell'attuale impianto. Un referendum tra i cittadini aveva incassato parere favorevole, con oltre il 70% di “sì”. Tuttavia, al momento di iniziare a costruire, è spuntato un vecchio accordo del 1993 con protagonista la famiglia Matheson (ex proprietaria del Parco), la quale ha il diritto di nominare due seggi su quattro nel pannello di quattro persone chiamato a decidere su qualsiasi progetto di espansione nell'area di Crandon Park. In particolare, Bruce Matheson si era messo di traverso. Il suo ostruzionismo ha impedito a IMG di ottenere la maggioranza dei voti. Anche la causa legale intentata da IMG non ha portato i frutti sperati.

SPAZI ENORMI
A quel punto, per la prima volta, gli organizzatori hanno iniziato a guardarsi intorno. L'interesse di Ross è diventato pubblico lo scorso marzo: in linea di massima, il progetto prevede il Campo Centrale dentro lo stadio e tutte le strutture complementari (campi secondari, aree spettatori e spazi vari) edificate nell'enorme parcheggio fuori dallo stadio, in grado di ospitare ben 24.000 autoveicoli. Prima della fumata bianca ci sono una serie di ostacoli burocratici da superare. “L'accordo non è ancora stato raggiunto, però ci stanno lavorando su” ha detto Oliver Gilbert, sindaco di Miami Gardens, località dove si sposterebbe l'evento. Se i Dolphins hanno scelto il massimo riserbo, il portavoce di IMG Samuel Henderson ha detto che l'attenzione è tutta sull'edizione del 2018, in programma presso il Crandon Park Tennis Center. Curiosamente, le leggi interne di Key Biscayne avevano danneggiato addirittura Donald Trump. Prima di iniziare la campagna elettorale, l'attuale presidente degli Stati Uniti voleva prendere il campo da golf all'interno del parco, ma gli è stato impedito. Da parte sua, il sindaco di Miami è più che favorevole al progetto Hard Rock. “Il sindaco Gimenez è pronto ad appoggiare qualsiasi accordo in grado di mantenere il Miami Open nella contea di Miami-Dade” ha detto il suo portavoce. Dopo 30 anni di storia, il mitico “Lipton” (nonché ex “Quinto Slam”) sembra pronto ad accogliere la sfida verso la modernità. Key Biscayne l'ha rifiutata, IMG non poteva accettare di rimanere impantanata. Prepariamoci alla rivoluzione.