PRIMO BLOCCO – Indian Wells non gli è bastato: Roger Federer continua ad essere il personaggio del momento ed è in buona posizione per chiudere l'anno al numero 1 ATP. “Credo che quest'anno possano bastare 10.000 punti – dice Jacopo Lo Monaco – se non ha infortuni, soltanto una perdita di fiducia potrebbe fargli avere un netto calo di risultati”. Roger ha migliorato la sua percentuale di trasformazione delle palle break: “Non mi stupisce perché la risposta funziona meglio, è più deciso, anche se le statistiche andrebbero riviste: il dato che conta è il numero di game in cui si è arrivati a palla break”. Riflessioni sui tabelloni a 96 giocatori, che portano via molto spazio in calendario e offrono prime giornate poco interessanti. “Un Masters 1000 da dieci giorni mi sta bene – dice Jacopo – però vorrei i tabelloni a 64 per tutti, in modo da confrontarli”. Ma non è che Indian Wells e Miami occupano troppo spazio in calendario? Il tabellone femminile di Miami: Kerber in ripresa, Venus brava ma un po' “attrice”, la ripresa della Halep: “Che però non vincerà mai uno Slam perché, a parità di massimo rendimento, ci sono giocatrici più forti di lei. Stesso discorso per Wozniacki e Radwanska”. Mirjana Lucic-Baroni può pensare di qualificarsi per le WTA Finals? Il possibile spostamento del Miami Open in un'altra sede e un'analisi delle sue attuali strutture, confrontate con quelle degli altri Masters 1000.
SECONDO BLOCCO – Il presidente WTA Steve Simon ha parlato di coaching e grunting. “Il coaching a favore di microfono e telecamere mi piace – dice Jacopo – è interessante perché trovi sfumature interessanti che permettono di capire com'è il rapporto tra coach e giocatrice. Sinceramente non credo che la privacy sia troppo violata”. Il nostro super-esperto non ama troppo il grunting, perché svantaggia chi lo subisce. La WTA non prenderà particolari provvedimenti contro le urlatrici, anche se secondo Jacopo sono sempre più o meno le stesse. Tra le attuali top-10, soltanto due (Cibulkova e Kuznetsova) strillano un po' troppo, ma non bisogna dimenticare Azarenka e Sharapova. “Quando l'avversaria grugnisce, sembra che arrivi una pallata…”. La Davis dovrebbe cambiare formula nel 2018, con Final Four unica per uomini e donne: tra le città candidate c'è Torino e il suo Pala Alpitour. A chiudere, una lunga carrellata con le vostre domande.
– Il 2017 sarà la più bella e interessante tra le ultime stagioni?
– Kim Clijsters avrebbe potuto fare di più?
– Come si può interpretare il ritiro di Justine Henin nel 2008?
– Chi saranno le protagoniste sulla terra battuta?
– Che fare con il coaching? E' giusto concederlo o i giocatori dovrebbero cavarsela da soli?
– Quello di oggi è il miglior Federer di sempre?
– Ha senso far crescere i tornei e gli impianti, se poi manca il pubblico?
– Riflessioni sparse sulla crisi del tennis italiano, anche a livello giovanile.