Il post pubblicato da Ons Jabeur sui suoi social media ha ricevuto una pesante condanna da parte del presidente della Federazione israeliana
Il conflitto israelo-palestinese ha radici ben più profonde di una decina di giorni fa, quando le pattuglie di Hamas hanno sferrato un attacco a sorpresa a Israele, con gli orrori e la devastazione che ben conosciamo. E’ una situazione pesante e delicata quella che si vive in queste ore, che sta agitando il mondo per la paura di una disastrosa escalation e che inevitabilmente divide, anche se atti di una tale ferocia contro civili andrebbero sempre e comunque condannati.
Ons Jabeur, tunisina, attuale numero 7 Wta, ha voluto dire la sua, sollevando l’ira degli ufficiali israeliani.
“Quello che i palestinesi hanno passato negli ultimi 75 anni è indescrivibile. Quello che stanno passando i civili innocenti è indescrivibile, indipendentemente dalla loro religione o dalla loro origine. La violenza non porterà mai la pace; non posso sopportare la violenza, ma non posso nemmeno sopportare che le persone vengano private delle loro terre” così si legge in un suo post.
La risposta a questo messaggio, ritenuto offensivo, è arrivata dal presidente della Federazione Tennis di Israele, Avi Peretz che ha così commentato:
“Questa tennista incita e sostiene un’organizzazione terroristica assassina. Siamo felici che sia una minoranza rispetto agli atleti sani di mente del resto del mondo. Noi stiamo rafforzando le forze di sicurezza e di soccorso, confidiamo che facciano il loro lavoro e preghiamo che tornino sani e salvi”.
Peretz prosegue auspicandosi una presa di posizione di Wta e Itf.
Intanto il conflitto ha già avuto le prime conseguenze, costringendo gli organizzatori ad annullare il Tel Aviv Open, Atp 250 dove lo scorso anno trionfò Novak Djokovic. Il torneo si sarebbe dovuto giocare la prima settimana di novembre, immediatamente prima delle Finals di Torino. Al momento non è ancora stato deciso se verrà rimpiazzato con un altro evento, anche se voci parlano di un possibile Sofia Open in quella data.