Fabio Fognini ha ricordato per quale motivo è uno dei tennisti italiani più amati di sempre e regala un’altra incredibile vittoria ai suoi tifosi, supera in rimonta Alexander Bublik e vola ai quarti del Moselle Open dove potrebbe incontrare Lorenzo Sonego

Commovente, instancabile e semplicemente meraviglioso Fabio Fognini, vince una partita incredibile contro Alexander Bublik in rimonta con il punteggio di 4-6, 7-6(7), 7-6(5) e si regala i quarti di finale del Moselle Open. Un avvio di parziale che ricorda per certi versi quello di ieri con Seyboth WIld con qualche difficoltà al servizio, ma stavolta complice il diverso valore dell’avversario arrivano subito due break e si ritrova sotto 5-1. Qualche piccolo problema al braccio del kazako e la classe del ligure che non viene mai meno gli consente di tornare sotto 5-4, prima che Bublik chiuda il primo set in suo favore. Bene con la prima Fognini ma troppo bassa la percentuale della seconda, con il 29% dei punti realizzati (5/17).

Il secondo parziale ruota tutto intorno all’ottavo gioco, il più lungo della partita con 22 punti. Fognini ha avuto cinque palle break e sono state tutte vanificate, in un game nel quale Bublik ha servito 5 ace e 5 doppi falli, con servizi quasi tutti sopra i 190 km/h. Il tennista ligure è stato bravo a non subire il contraccolpo psicologico dell’occasione mancata e resta dentro la partita, pur concedendo a Bublik l’opportunità di servire per il match. Quando in campo però c’è il kazako non è mai davvero finita, e sul match point a favore commette doppio fallo dopo un servizio a metà tra la canonica battuta dall’alto e quella dal basso che gli resta sulla racchetta e lo manda al tie-break.
L’esito assolutamente imprevedibile del match resta una costante anche del tie-break, dove succede letteralmente qualsiasi cosa per un totale di 9 mini break su 16 punti disputati. Fognini si è trovato costretto a salvare altri due match point – di cui uno perso dal kazako con il servizio da sotto – e grazie una volee colpita con il telaio e un dritto tornato a incidere trascina il match al terzo e decisivo set.

Costretto alla seconda maratona in due giorni, Fognini dimostra perché è così tanti anni che ai vertici del tennis italiano e gioca un terzo set semplicemente perfetto. Entrambi soffrono la stanchezza e viene meno la brillantezza del set precedente, con un break nel settimo gioco che sembrava aver chiuso il discorso. Stavolta è però Fognini ad andare a servire per il match sul 5-4, così come accaduto al kazako nel set precedente, senza però arrivare a match point e con un passante di rovescio che finisce di poco a lato e riporta in partita per l’ennesima volta Bublik.

Ancora una volta è il tie-break a decidere l’esito del parziale, e della partita. Avanti tre volte di un mini-break e tre volte ripreso da Bublik, Fognini chiude con una meravigliosa volee a chiudere e si regala l’ennesima vittoria al cardiopalma di una carriera che non ne vuole sapere di finire.