In occasione dell’apertura della sede ‘estiva’ del Castello, è stato organizzato un incontro fra i ragazzi dell’agonistica, con i rispettivi genitori e maestri, e lo psicologo dello sport Damiano Dereani…

Malgrado le condizioni climatiche non siano delle migliori, al Tennis Forza e Costanza di Brescia è già scattata la stagione estiva, con l’apertura della sede storica situata sul colle Cidneo. Cinque campi in terra battuta e uno in cemento incastonati nel vecchio fossato della fortezza medievale della città, che si erge a fianco del club, garantendo una cornice unica e molto affascinante. E, proprio in occasione dell’apertura della sede del Castello, è stato organizzato nella serata di mercoledì 27 marzo un incontro fra i ragazzi dell’agonistica, con i rispettivi genitori e maestri, e lo psicologo dello sport Damiano Dereani, che ha illustrato il proprio lavoro, aprendo un dibattito sulle tematiche più interessanti fra quelle affrontate e quelle ancora da affrontare. “La presenza di un preparatore mentale è stata inserita nel progetto didattico della nostra scuola tennis già da ottobre – spiega il responsabile Alberto Paris – e secondo me è fondamentale. Nel tennis moderno l’aspetto psicologico è molto importante, e sia il poter disporre di una figura di supporto che sappia come aiutarti, sia conoscere delle tecniche di rilassamento da attuare in campo, può servire moltissimo. L’ho potuto provare sulla mia pelle quando giocavo nel circuito ‘pro’, ma è prezioso a tutti i livelli. Per questo, una volta alla settimana, una ventina di ragazzi dell’agonistica farà una seduta con Damiano”.

“Trovo che sia stato un incontro proficuo – ha evidenziato Dereani – attraverso il quale abbiamo gettato le basi per eventuali confronti specifici da svolgere in futuro. Fondamentale, nel discorso, anche l’intervento dei maestri, che hanno affiancato qualche esempio pratico agli aspetti scientifici che vanno di pari passo. “Oltre ad aver illustrato il percorso svolto con i ragazzi, attraverso il quale cerchiamo di tracciare un profilo mentale di ognuno di loro e capire quali sono gli strumenti per controllarsi in campo e saper gestire determinate situazioni, abbiamo dedicato una parte dell’incontro alla spiegazione dei ruoli all’interno della scuola tennis. I ragazzi, specialmente i più piccoli, devono infatti avere un’immagine ben definita di quello che fanno, altrimenti rischiano di andare in confusione, e ciò è dannoso quando scendono in campo. Per questo è fondamentale che tutta la parte tecnica venga affidata ai maestri, e che i genitori si occupino esclusivamente dell’aspetto educativo, cercando di rimanere fuori il più possibile dalla crescita tennistica dei ragazzi. Fino a una certa età, infatti, questi dipendono ancora completamente dai genitori, che devono quindi stare molto attenti a come si comportano e a ciò che dicono in presenza dei più piccoli”.

Ufficio Stampa