Daniil Medvedev ha avuto una vittoria piuttosto agevole nel secondo turno di Indian Wells contro Carballes Baena, in appena un’ora e mezza di gioco. I problemi per il russo sono stati di altro tipo, come un faro malfunzionante che dava piuttosto fastidio in risposta

Poche ombre e tanta – troppa – luce per Daniil Medvedev nel suo esordio a Indian Wells. Nel secondo turno del primo Masters 1000 della stagione, il finalista della scorsa edizione ha superato senza troppa difficoltà Roberto Carballes Baen per 6-3, 6-2 in un’ora e mezza di gioco. Un siparietto curioso è occorso però nelle fasi finali del secondo set, quando Medvedev ha richiamato l’attenzione del giudice di sedia per un problema che stava danneggiando, a suo dire, i suoi turni di risposta.

Oggetto delle polemiche dell’attuale numero 4 al mondo è stato un lampione, che funzionando a intermittenza creava un fastidioso gioco di luci al russo che disturbava la sua risposta. La polemica è rientrata dopo pochi minuti, ma quando in campo c’è Medvedev il divertimento è assicurato.

Non è la prima volta tuttavia che Medvedev si rende protagonista di siparietti di questo tipo a Indian Wells, torneo con cui non ha un grandissimo feeling. Lo scorso anno infatti proprio su questi campi pronunciò una delle frasi poi diventate iconiche del suo personaggio, relativamente alla velocità del campo da gioco a suo dire discutibile. “Sono uno specialista del cemento e vi dico che questo non lo è assolutamente. È una vergogna per lo sport questo campo“. Chissà se da qui a fine torneo ci sarà ancora qualche occasione per vedere il russo impegnato in qualche siparietto, la probabilità non è poi così bassa.