L’argentino supera lo spagnolo 6-7 6-1 7-6 e vince il primo titolo in carriera sulla terra rossa tedesca. Continua la ‘crisi’ di Ferru… di GIORGIO VALLERIS

di Giorgio Valleris – foto Getty Images

 

La prima vola di Leonardo Mayer è sulla terra rossa tedesca, contro un Top Ten. L'argentino si è imposto oggi nell'Atp 250 di Amburgo battendo in finale il super favorito David Ferrer con il punteggio di 6-7(3) 6-1 7-6(4). Il trofeo che l'anno scorso fu alzato al cielo dal nostro Fabio Fognini prende la strada di Buenos Aires. Una vittoria meritata.

 

Contro lo spagnolo, Leonardo parte subito forte e ottiene subito il break a 15 nel gioco d'apertura. Vantaggio confermato grazie al piatto forte della casa: servizio e dritto. Sotto per 2-0, Ferru comincia a macinare gioco, aumentando il ritmo e la profondità dei propri colpi. Il 32enne di Javea recupera e sale 5-4 costringendo l'avversario a servire per restare nel set. Mayer, che per tutta la settimana ha fatto della battuta uno dei suoi punti di forza, non sbaglia e trascina il parziale al tie break dove è però David a imporsi.

 

Nel secondo set non c'è storia: Ferrer subisce l'aggressività di Mayer che nei propri turni di servizio è quasi ingiocabile con l'accoppiata servizio-dritto. Insolitamente falloso e incapace di trsformare la fase difensiva in offensiva, Ferrer incassa un pesante 6-1. Ma la forza del numero 7 del mondo sta proprio nel non arrendersi mai e nel terzo e decisivo set torna in corsa: di nuovo tie break, ma stavolta è l'argentino numero 46 del mondo ad aggiudicarlo con il punteggio 7-6(4). "Non ci credo" sono le prime parole a caldo di Mayer, che dopo aver conquistato la prima finale in carriera quest'anno a Vina del Mar (persa contro il nostro Fabio Fognini), ecco che l'argentino consuma la sua "rivincita" sul ligure e, soprattutto, conquista il suo primo titolo in carriera.

 

Per Ferrer l'ennesima delusione di una stagione fin qui sotto tono. Meno solido e reattivo, il 32enne iberico, proprio sulla sua "amata" terra rossa ha deluso. Presto per dire se sia iniziata la fase calante della carriera, certo è che giocatori come lui che "vivono" di forza atletica, se non sono al top della condizione, faticano a confermarsi a livelli altissimi. Di questo passo, il suo posto nella Top Ten rischia di farsi "precario"…