Che mattinata per i due giovani di Brusaporto: hanno palleggiato a Milano con il numero uno del mondo…

Un’esperienza più unica che rara, di quelle che si ricordano per tutta la vita. L’hanno vissuta i giovanissimi Matteo Castellazzi e Vanessa Gherardi, talenti in erba del Tennis Brusaporto, uno dei tre circoli gestiti da Ro.Ma. Sport. Nella mattinata di lunedì 18 maggio hanno avuto l’onore di scambiare qualche palla con il numero uno del mondo Novak Djokovic, a Milano in Piazza Città di Lombardia. Reduce dal successo di domenica negli Internazionali BNL d’Italia, il campione serbo ha regalato un sogno a una trentina di ragazzini, su un campo allestito per l'occasione davanti al nuovo Palazzo della Regione. Ha palleggiato con loro per circa mezz’ora, magari ricordandosi di quando era lui stesso un ragazzino in cerca di gloria, lontano dagli orrori dei bombardamenti che in quegli anni distrussero la sua Belgrado. Un’occasione per mostrarsi campione anche di simpatia e intrattenimento, con tanti siparietti divertenti accompagnati dalle sue solite battute, rigorosamente in italiano. A ridere anche Castellazzi e Gherardi, rispettivamente classe 2004 e 2006, che l’occasione se la sono guadagnata a suon di vittorie sui campi della Lombardia, conquistando la Coppa delle Province under 12 insieme ad altri dodici giovani compagni bergamaschi.

 

A guidarli i maestri Roberto Manenti e Alessandra Gandossi, il primo responsabile della scuola tennis di Brusaporto, la più florida del panorama Ro.Ma. Sport. “È stato un momento indimenticabile nella storia tennistica di tanti piccoli ragazzi – ha detto – e qualcuno quando ha appreso la notizia è addirittura scoppiato a piangere di gioia. Non capita tutti i giorni di poter palleggiare con il proprio idolo”. Messa da parte la tensione, però, hanno fatto tutti una gran bella figura, ripagata a fine mattinata con foto e autografi. “È il più bel regalo che gli potessero fare. Un premio che tutti i nostri ragazzini si sono meritati sul campo, disputando un’ottima stagione”. Stagione chiusa battendo la rappresentativa di Milano in finale, prima di ripartire per un nuovo inizio, che significa fase di macroarea, col sogno di arrivare addirittura fino al tabellone nazionale. “Ci sono buone possibilità di andare avanti ancora – ha chiuso –, è una delle migliori squadre che Bergamo abbia mai avuto”. E da oggi avranno lo stimolo di aver diviso il campo col più forte di tutti: miglior fonte d’ispirazione verso un futuro sempre più felice.

 

Ufficio Stampa Ro.Ma. Sport ASD