Il tennista romano conferma l’ottimo feeling con il torneo svizzero, dove ha perso solamente il match che valeva il titolo nel 2022 contro Casper Ruud
Matteo Berrettini torna ancora una volta nei quarti di finale a Gstaad! Il campione del 2018 e finalista nel 2022 ha superato con il punteggio di 6-4, 6-2 Daniel Galan in circa un’ora e mezza di gioco, sfiderà uno tra Hanfmann e Auger-Aliassime per un posto in semifinale. Dopo una partenza lenta il tennista romano ha progressivamente preso il comando delle operazioni, anche grazie a un servizio che ha portato il 78% dei punti con la prima e oltre il 60% con la seconda. Si tratta del quarto di finale numero trentuno in carriera per Berrettini – il terzo in stagione dopo Marrakech e Stoccarda – che lo proietta alla posizione numero 69 nel live ranking.
Una partenza piuttosto a freddo quella di Berrettini, che lo ha portato a subire subito un break a quindici e costringendolo alla rincorsa. Per entrambi i giocatori uno dei principali punti di forza è il servizio, con Galan che quindi riesce a tenere facilmente il servizio nei game successivi fino al momento del cambio palle sul punteggio di 4-3. Le palle nuove infatti portano in dote a Berrettini anche la prima palla break dell’incontro, convertita grazie al back di rovescio che lascia fermo il colombiano e riporta il punteggio in parità. Il parziale si risolve in favore del tennista romano al secondo set point utile grazie a un bel dritto in lungo linea che manda fuori giri il rovescio di Galan che finisce in corridoio.
Il secondo set si apre con un terzo game con Galan al servizio: diciotto punti giocati, due palle break non sfruttate da Berrettini prima che grazie ancora allo slice di rovescio costringe Galan all’errore per il break che vale il 3-1. La partita di fatto termina qui per il colombiano, che non riesce più a trovare il campo e subisce sempre di più il servizio di Berrettini – che realizza tre ace all’interno del quinto game – e poi chiude con un ulteriore break nell’ottavo gioco al primo match point utile sull’ennesimo dritto di Galan che finisce lungo.