Finisce al terzo turno il torneo di Indian Wells per il tennista romano, che contrariamente a quanto visto pochi giorni fa a Dubai non ha mai dato l’impressione di poter vincere il match

Chi sperava nella rivincita della sfida giocata a Dubai è stato costretto a ricredersi, con una prestazione decisamente sottotono. Matteo Berrettini viene sconfitto da Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-3, 6-3 in poco più di un’ora di gioco e vede arrestare la sua corsa a Indian Wells al terzo turno. Una partita completamente differente rispetta a quella giocata solamente pochi giorni fa, con l’azzurro che non ha mai dato l’impressione di poter essere competitivo e con un break iniziale che ha direzionato il match già dopo pochi minuti. Dall’altra parte della rete uno Tsitsipas brillante e che sembra confermare quanto di buono fatto vedere la scorsa settimana, con una prestazione perfetta al servizio e un bilancio finale di venti punti in più conquistati rispetto all’azzurro.
Un primo set che è stato pesantemente condizionato dal break che Tsitsipas ha operato nel corso del secondo game, che lo ha portato piuttosto rapidamente sul 3-0. Se l’importanza della prima di servizio è una costante nel gioco di Berrettini, meno lo sono le tante difficoltà palesate dal lato del rovescio. L’azzurro infatti riesce spesso a mascherare la differenza di resa rispetto al dritto giocando il rovescio in back, che però sembra essere una soluzione poco funzionale su un terreno come quello californiano che un rimbalzo della palla maggiore rispetto ad altri campi. Dal canto suo Tsitsipas ha giocato un set al limite della perfezione nei propri turni di battuta, con appena cinque punti concessi al servizio e l’88% di punti con la prima (15/17). Il risultato è un 6-3 intascato dall’ellenico dopo mezz’ora esatta di gioco, e la sensazione che per Berrettini ci sia bisogno di un cambio di passo per provare a ribaltare il risultato.
Il copione resta per lo più invariato nel corso del secondo set, eccezion fatta per il break arrivato in apertura. Nonostante non vi siano occasioni da una parte e dall’altra, è ancora il greco a sembrare di tenere in mano la partita, con i primi due turni di battuta tenuti a zero e senza mai dare l’impressioni di essere in difficoltà. L’equilibrio si rompe nel corso del settimo gioco, con Tsitsipas che prima sfrutta un rimbalzo fortunato della palla sulla rete per arrivare a palla break e poi chiude con una prodezza a rete per salire 4-3 e servizio. La sensazione è che Berrettini non riesca in alcun modo a trovare l’esplosività che caratterizza il suo gioco, complice i particolari campi sui quali si sta giocando e un avversario che ha sbagliato poco o nulla nel corso dell’intero match. Un secondo e decisivo break arrivato addirittura a zero mette la parola fine a un match che si pensava poter essere complesso e giocato sul filo della tensione, e che si è invece risolto in appena un’ora di gioco.