Il romano gioca un ottimo primo set, poi comincia a sbagliare troppo e il danese lo sconfigge in tre set

Foto Ray Giubilo

Niente da fare per Matteo Berrettini al primo turno del Masters 1000 di Cincinnati. Il giocatore romano sembrava in controllo del match dopo un eccellente primo set, pareva ingiocabile, poi un black-out e la crescita da parte di Holger Rune. Il danese vince con il punteggio di 2-6 6-1 6-4 in un’ora e quarantotto minuti di partita.

Sembrava un Berrettini versione Gstaad e Kitzbuhel e per un set lo è stato: il romano ha servito alla grande, ha messo sotto il suo avversario e non gli ha permesso di esprimere il suo tennis. Incisivo con i colpi di inizio gioco, apparso in ottima condizione fisica ed eccellente al servizio. Poi il break subito a inizio secondo set che ha fatto vacillare tutte le certezze accumulate prima: l’azzurro è uscito dal campo, ha ceduto velocemente il secondo set e ha avuto un lungo passaggio a vuoto a inizio terzo set che è stato decisivo. Berrettini è riuscito a recuperare uno dei due break di ritardo, ma non a rimontare. Ora Winston-Salem prima di volare allo US Open.