L’ex numero 6 del mondo ha dimostrato di poter essere molto temibile anche sulla terra battuta

Matteo Berrettini ha iniziato in maniera piuttosto brillante la sua stagione sulla terra rossa, che non è la sua superficie preferita ma che può comunque regalargli grandi soddisfazioni prima di approdare sulla sua amata erba. Nel suo primo match al Masters 1000 di Monte Carlo, l’ex numero 6 del mondo ha sconfitto uno specialista come Mariano Navone grazie ad un doppio 6-4 in poco meno di due ore di gioco.
Essendo il suo debutto sulla terra rossa, il campione romano ha avuto qualche difficoltà ad adattarsi a questi campi e ha sprecato due break di vantaggio nel secondo set prima di archiviare la pratica.
“Sulla terra è normale che succedano queste cose, perdi uno dei due break di vantaggio e il match improvvisamente si riapre. Questa superficie è così” – ha confidato Matteo in conferenza stampa. “Sono davvero orgoglioso di come ho reagito, ho continuato a pensare positivo e l’aiuto del pubblico mi ha aiutato ad evitare guai” – ha aggiunto il finalista di Wimbledon 2021.
Berrettini sta molto bene fisicamente in questo inizio di stagione e il duro lavoro effettuato con il suo nuovo preparatore Umberto Ferrara ha già dato i primi frutti, se si considera che l’azzurro è tornato a giocare con la giusta continuità e ha ottenuto una serie di risultati importanti negli ultimi due mesi.
La prossima sfida sarà molto impegnativa per Matteo, visto che affronterà il numero 2 del mondo Alexander Zverev oggi pomeriggio.
“Sarà un match diverso rispetto a quello contro Navone, anche se Sascha non è un giocatore che fa serve and volley. Ama stare a fondo campo e controllare il gioco da lì” – ha spiegato Berrettini. “Entrerò in campo con la consapevolezza di poterlo battere, mi alleno proprio per questo tipo di match. Ci sono i presupposti giusti per andare a caccia dell’impresa” – ha concluso l’attuale numero 34 del mondo.