UNA MERAVIGLIA LUNGA 72 MINUTIMore history made.@RogerFederer beats Rafa Nadal for the 5th consecutive time to win 27th Masters 1000 title!#SHRolexMasters pic.twitter.com/kfcFegJXxU
— Tennis TV (@TennisTV) 15 ottobre 2017
Che la trama del “Fedal” in salsa cinese sarebbe stata la stessa dei tre confronti del 2017 si è capito già nel primo game, con Federer super aggressivo, prontissimo ad anticipare con diritto e rovescio, e bravo a capitalizzare subito la chance di break, con un preciso passante lungolinea di rovescio. Il modo ideale per iniziare un set che sarebbe un torto definire perfetto, visto che è iniziato e finito nello stesso game d’apertura. Una volta era Nadal a togliere sicurezze a Federer, mentre stavolta è stato lo svizzero a non permettere a Nadal di essere Nadal, giocando un tennis rapidissimo, più veloce di dubbi, pressioni, storiche indecisioni. L’ha portato subito sui suoi binari, non ha lasciato scambiare l’avversario e l’ha travolto come una valanga, tenendo sempre i piedi sulla riga di fondo. Pensieri pochi, vincenti tanti. Il servizio ha reso una passeggiata i suoi turni di battuta, il Nadal meno brillante dei giorni scorsi ha commesso qualche errore di troppo e il suo match è come se non fosse mai iniziato. Ha azzardato una reazione in avvio di secondo set, ma appena ha mostrato una guancia Federer l’ha schiaffeggiato anche sull’altra, sul 2-2 gli ha strappato di nuovo il servizio e poi è volato via, velocissimo, senza mai correre rischi, con soli 8 punti persi in 9 turni di servizio. Come se dall’altra parte ci fosse un avversario qualsiasi, di quelli nemmeno troppo impegnativi, e non l’uomo che gli è costato più delusioni (e sconfitte) della sua vita, e rappresenta da solo la più grande macchia della sua carriera immensa. Il bilancio negli head to head resta sbilanciato dalla parte di “Rafa”, con un 23-15 ancora lunghissimo da recuperare, ma il 4-0 di quest’anno ripaga almeno tutte le mazzate psicologiche degli anni scorsi, e ha consegnato a Federer il 94esimo titolo in carriera. Agguantato Ivan Lendl al secondo posto dell'Era Open: davanti solo i 109 di Jimmy Connors. Agganciarlo sarà un'impresa quasi impossibile, ma intanto il 2017 dello svizzero ha riaperto un discorso che pareva chiuso già da un paio d'anni. In più, il suo secondo titolo a Shanghai tiene viva almeno matematicamente anche la corsa al numero uno di fine stagione: Nadal ha quasi 2.000 punti di vantaggio, il che significa che Federer dovrà vincere tutto o quasi, e potrebbe non bastare comunque. Ma se il livello di gioco è questo non c’è nulla di impossibile. Ma propria nulla.
MASTERS 1000 SHANGHAI – Finale
Roger Federer (SUI) b. Rafael Nadal (ESP) 6-4 6-3