Una svista del giudice di serie Cedric Mourier condiziona la semifinale fra Nadal e Goffin: il belga si sente derubato del 4-2 nel primo set, non riesce a dimenticare l’episodio e dal quel momento raccoglie un solo gioco. La “decima” del Principato è sempre più una certezza: contro Albert Ramos-Vinolas sarà super favorito. Vilas è avvisato.Per un punto David perse la cappa. O meglio per una chiamata, una brutta svista del giudice di sedia Cedric Mourier, che non si può dire abbia deciso la seconda semifinale del Masters 1000 di Monte Carlo, ma di certo l’ha influenzata parecchio nella testa di David Goffin. A tal punto che basta solo l’episodio per raccontare la sua sfida contro Rafael Nadal, iniziata col piede giusto ma radicalmente cambiata dopo il “fattaccio” del sesto game del primo set, fino al secco 6-3 6-1 finale. Sulla palla del 4-2 in favore di Goffin (al servizio), un diritto non troppo veloce – e con traiettoria calante – di Nadal è stato chiamato “out” in lunghezza dal giudice di linea, ma il giudice di sedia Cedric Mourier ha voluto vederci chiaro, scendendo a controllare il segno. Il problema è che ne ha giudicato uno sbagliato, correggendo la chiamata e invitando i due a ripetere il punto. Goffin, disperato, ha provato in tutti i modi a convincerlo dell’errore – confermato dal replay computerizzato a uso televisivo, che ha mostrato come il colpo di Nadal fosse effettivamente lungo di una manciata di centimetri –, ma alla fine ha dovuto desistere e rigiocare il punto. Come è finita? L’ha perso, poi ha ceduto per la prima volta la battuta in un game da 24 punti e oltre 15 minuti e il suo match è finito lì. Si è sentito derubato di un 4-2 già fatto, non è riuscito a resettare la mente e dimenticare l’episodio, e di colpo è letteralmente sparito dal campo. Dei dieci giochi successivi ne ha vinto soltanto uno, raccogliendo appena due punti in tutti i successivi game di risposta. Un modo bruttissimo per dire addio a un torneo bellissimo, ma che gli servirà da lezione. Tanti altri, nella sua stessa situazione, avrebbero avuto la forza di ripartire. Lui no. Ma non si può nemmeno fargliene una colpa.FISCHI PER MOURIER, E ANCHE PER NADAL
Al termine del match il belga non ha stretto la mano al giudice di sedia (difficile dargli torto), che ha lasciato il campo fra i “buuu” degli spettatori. E si è beccato qualche fischio anche Nadal, per non essere intervenuto nella situazione che ha condizionato il match. Tuttavia, anche se l’occhio di falco a uso e consumo della tv (sulla terra, ricordiamo, non viene utilizzato) ha mostrato che il colpo di “Rafa” era lungo e nemmeno di poco, è difficile dire se il maiorchino se ne fosse accorto o meno, e ancor di più dire cosa avrebbe dovuto o non dovuto fare. Come si vede chiaramente dalle immagini aveva accettato senza battere ciglio la chiamata iniziale, avvicinandosi al raccattapalle per prendere l’asciugamano prima di andare a servire, e ha accettato senza dire nulla anche la successiva, fidandosi della valutazione del giudice di sedia. Nel corso della sua carriera si è sempre mostrato molto corretto: se fosse stato certo dell’errore, probabilmente, avrebbe lasciato il punto a Goffin. L’episodio condiziona in parte l’importanza del traguardo raggiunto da “Rafa”, in finale sulla terra battuta del Principato per l’undicesima volta in quattordici apparizioni. Ma soprattutto, domani gli permetterà di giocarsi il titolo numero 10 (record mai riuscito a nessuno a livello ATP, in qualsiasi torneo) contro Albert Ramos-Vinolas. L’avversario ideale nel momento ideale, per firmare l’attesa “decima” e staccare Guillermo Vilas, apparso in settimana sugli spalti del Country Club. I due dividono il record di titoli sulla terra battuta, 49 per parte. Ancora per poche ore?
MASTERS 1000 MONTE CARLO – Semifinale
Rafael Nadal (ESP) b. David Goffin (BEL) 6-3 6-1
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