Al Masters 1000 di Monte Carlo sfuma l'attesa sfida fra Rafael Nadal e Novak Djokovic, che manca da quasi un anno. Il serbo conferma i progressi dei giorni scorsi e strappa il primo set a Dominic Thiem, ma alla distanza la consistenza e il fisico dell'austriaco fanno la differenza. "Nole" resta senza benzina, ma può essere felice del suo torneo.
Alla vigilia del torneo i bookmakers lo mettevano addirittura sul podio dei favoriti, ma era scontato che il Masters 1000 di Monte Carlo di Novak Djokovic sarebbe terminato ben prima della finale. Come era scritto già al momento del sorteggio del tabellone che l’avversario designato per sbarrargli la strada fosse Dominic Thiem, che nel 2017 sulla terra battuta è stato secondo solo a Nadal (ed è stato pure l’unico capace di batterlo), e quest’anno ha buone chance di confermarsi. Ma il Djokovic che ha detto addio al torneo del Principato negli ottavi di finale, rimasto senza benzina (e rovescio) nel finale di un 6-7 6-2 6-3 di buon livello, è un tennista in crescita, sotto tutti i punti di vista. Non che migliorare le prestazioni terribili di Indian Wells e Miami fosse difficile, ma la differenza si è vista a occhio nudo e il suo tennis è andato crescendo a seconda della richiesta. Contro Lajovic è servito ben poco, contro Coric un po’ di più, mentre contro Thiem serviva un rendimento che non ha ancora ritrovato. Ma intanto il gomito sembra finalmente a posto, e la prima base per la rinascita è proprio la possibilità di stare in salute e pensare solo a giocare, senza un punto interrogativo che attraversa il cervello a ogni allenamento. È una delle sfaccettature della serenità che nei tempi d’oro era alla base del suo tennis, e nei periodi difficili si è polverizzata insieme a tutto il resto. Il compito di ricostruirla è arduo, ma da questo torneo esce sicuramente con qualche sicurezza in più, un bel test per comprendere a che livello è il suo tennis e dove c’è ancora da lavorare, e un primo set da tempi d’oro, almeno per il modo in cui è andato a riacciuffare Thiem. Ha rischiato il 6-2, salvando un set-point nell’ottavo game, ha preso coraggio, è riuscito ad alzare il livello e il set se l’è portato a casa lui, in un tie-break che ha visto il rovescio di Thiem trasformarsi da punto forte a punto debole.LA RIPRESA È INIZIATA
Tuttavia, nonostante l’intoppo di un set smarrito quando forse l’avrebbe meritato lui, l’austriaco ha continuato a macinare gioco come se nulla fosse, convinto delle sue potenzialità. Si accorgeva che sullo scambio prolungato sbagliava spesso prima “Nole”, sapeva che a forza di continuare a spingerlo lontano dal campo coi suoi classici “cariconi” il serbo poteva andare in riserva, e ha avuto ragione lui. Nel secondo e nel terzo c’è stato più equilibrio di quanto dica il 6-2 6-3, ma dal 2-2 del secondo set Thiem ha vinto sei dei sette game terminati ai vantaggi, segno che ne aveva semplicemente di più. Quando è stato il momento di fare a pugni da dietro la linea di fondo, e metterci soprattutto il fisico, ha avuto ragione il 24enne di Wiener Neustadt, capace di proporre un tennis più consistente. Djokovic ha provato a reggere l’urto, a trovare uno spiraglio, ma quando Thiem è in forma (e lo è, a dispetto dello stop post-Indian Wells per l’infortunio alla caviglia definito il più grave della sua carriera), sul rosso la sua difesa diventa davvero difficile da scardinare. Aggiungici che il rovescio di Djokovic, oltre a un paio di magie “old style” che mentono sul rendimento odierno, ha prodotto davvero tantissimi errori, e la sconfitta è perfettamente nell’ordine delle cose. Tuttavia, come accennato, il campione di Belgrado può essere contento del suo torneo e del ritorno – che durerà almeno fino al termine della stagione sulla terra rossa – con Marian Vajda, non tanto per gli incontri portati a casa (che già sono una notizia), quanto per le risposte che il suo tennis gli ha fornito. La ripresa è iniziata, e se n’è accorto pure Thiem che gliel’ha riconosciuto a fine match. Ora è il momento di portarla avanti, un gradino alla volta.

MASTERS 1000 MONTE CARLO – Ottavi di finale
Dominic Thiem (AUT) b. Novak Djokovic (SRB) 6-7 6-2 6-3