Albert Ramos-Vinolas ha qualche chance di far partita con Nadal? O il decimo titolo del maiorchino a Monte Carlo è già cosa fatta? Le finali tutte spagnole del passato hanno riservato poche emozioni e ancore meno sorprese. E il Nadal attuale un'occasione così non se la farebbe scappare nemmeno su una gamba. La nostra analisi, con l'aiuto delle quote di UNIBET.La "decima" è lì che lo aspetta, pronta a permettergli di staccare Guillermo Vilas nel record di tornei vinti sulla terra battuta (salirebbe a 50) e renderlo il primo giocatore della storia a vincere dieci volte lo stesso torneo. Un primato che Rafael Nadal non ha alcuna intenzione di lasciarsi scappare. Il suo 2017, sin qui, è stato ottimo: è arrivato in finale a Melbourne, ma c'era Federer. È arrivato in finale a Miami, ma c’era Federer. Mentre stavolta Federer non c’è, e nemmeno un avversario che per qualità e nome si possa anche solo avvicinare al campione svizzero. Alle 14.30, sul Court Rainier III del Monte Carlo Country Club, dall’altra parte della rete Rafa troverà Albert Ramos-Vinolas, uno che nei Masters 1000 non aveva mai giocato nemmeno un quarto di finale, poi si è travestito da eroe e si è costruito un sogno di quelli che capitano una volta nella vita. Ma Nadal è pronto a svegliarlo. Il torneo del maiorchino è stato da montagne russe: maluccio contro Edmund, benissimo contro Zverev, di nuovo così così contro Schwartzman, di nuovo alla grande contro Goffin. Volendo seguire il trend, ci sarebbe da attendersi un match difficile, ma è una finale, contro un rivale già (super) appagato. E pure spagnolo, fattore che quando c’è da affrontare il miglior connazionale di tutti i tempi può avere il suo bel peso. Parliamoci chiaro: non c'è un solo motivo, anche piccolo, lontano o impossibile, per cui valga la pena puntare su Ramos-Vinolas. Se non la quota allettante, che i bookmaker di UNIBEThanno fissato a 8,50. Tuttavia, un suo successo sarebbe uno dei risultati più clamorosi nell’ultimo decennio di tennis: fattore che basta e avanza per dire come andrà. O almeno come non andrà.Che match dobbiamo attenderci? Si affrontano due mancini, che puntano molto sul diritto carico, con la differenza che quello di Nadal è uno dei colpi più pericolosi del Tour, quello di Ramos no. Volendo fare paragoni, la distanza è enorme: Rafa fa tutto meglio, dal servizio al diritto, il rovescio, il tocco, la gestione delle situazioni. E nelle finali contro i connazionali il suo bilancio dice… 14-0! Come può perdere un match così? Semplice, non può. Il rivale non ha una sola arma per dargli fastidio. In carriera i due si sono affrontati due volte, sempre a Barcellona, nel 2013 e nel 2014. L’anno prima è finita 6-3 6-0 per “Rafa”, l’anno dopo 7-6 6-4. Stavolta ci aspettiamo un punteggio a metà fra i due incontri: Ramos raccoglierà più dei tre giochi di 4 anni fa, ma meno rispetto a dodici mesi più tardi. L’under 19,5 giochi sembra la scelta perfetta, a 1,71. Per chi crede che invece Nadal lascerà le briciole – opzione comunque credibile viste le tante differenze in campo – ci sono quote molto interessanti (under 17,5 o 16,5), mentre se qualcuno pensa che il gran torneo di Ramos-Vinolas non si possa concludere con una batosta, l’over 19,5 a 2,14 è un bell’assist. Non serve nemmeno che il catalano arrivi a cinque in un set: se cede 6-4 6-4 la puntata è a segno. Altro? L’ipotesi terzo set a 3,70 non si vede spesso, come la possibilità di vedere un tie-break a 4,10. Non conta chi lo vince, basta che si giochi. In fondo, dato che il nome di chi alzerà al cielo il trofeo non è in discussione, vale la pena provare a divertirsi un po’…
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