Dopo Errani, Vinci e Seppi, anche Paolo Lorenzi saluta il Miami Open al secondo turno, sullo stesso Campo 7 che aveva visto in precedenza le eliminazioni dei connazionali. Contro Adrian Mannarino il toscano manca una discreta chance per raggiungere per la prima volta il terzo turno in un Masters 1000: troppi alti e bassi, passa il francese in tre set.Anche Crandon Park ha il suo cimitero. Il vecchio Campo 2 dell’All England Club di Wimbledon veniva definito il “cimitero dei campioni”, viste le tante sconfitte a sorpresa che riservò a numerosi ex vincitori, mentre il Campo 7 del Miami Open può diventare il “cimitero degli italiani”. In Florida erano in gara in cinque, e Fognini a parte (visto che il ligure è ancora in gara) hanno perso tutti sullo stesso campo, peraltro in degli incontri che si potevano portare a casa. Prima Sara Errani, poi Roberta Vinci, quindi Andreas Seppi e subito dopo anche Paolo Lorenzi, sconfitto per 6-4 3-6 6-2 dal mancino francese Adrian Mannarino. Il toscano aveva una discreta chance: per la prima volta partita da testa di serie in un Masters 1000, e con una sola vittoria avrebbe potuto conquistare un terzo turno che nei nove tornei alle spalle degli Slam non ha mai raggiunto. Invece ha giocato un match ricco di alti e bassi, pagando dazio alla maggior fantasia del francese, che a dispetto di un tennis tutt’altro che appariscente sa fare un po’ di tutto, e meno di due anni fa – grazie a un paio di finali ATP – ha raggiunto i primi 30 del mondo. L’esecuzione del diritto non è da prendere come esempio (ma è stato costretto a cambiare movimento a metà carriera, a causa di un misterioso dolore alla mano), ma la sua mano è educata e tatticamente ci sa fare. Si è visto anche contro Lorenzi: ama alzare la traiettoria, addormentare il gioco, per poi affondare il colpo appena ne ha la possibilità. Un mix che ha mandato in difficoltà l’azzurro, oggi un po’ a corto di soluzioni. Da fondo campo ha faticato a trovare punti gratuiti, a rete si è presentato raramente e il servizio – dopo un inizio stupendo – gli è costato cinque break, andando spesso in tilt nei momenti meno opportuni.

“COME UN VOLO AIR FRANCE DOPO LA EMIRATES”
I primi grossi segnali di difficoltà sono arrivati dal 4-3 del primo set: il break conquistato sembrava lanciarlo verso la conquista del parziale, invece di colpo si è spenta la luce. Lorenzi ha perso il servizio una prima volta, poi una seconda e il set se l’è preso il 28enne di Soisy-Sous-Montmorency, che già da qualche anno risiede nell’isola di Malta. Lorenzi si è subito ripreso in avvio di secondo set, annullando una palla-break e poi scappando via fino al 5-2, distacco sufficiente per portare il match al terzo set. Ma lì è calato di nuovo nel momento sbagliato, finendo sotto di un break già in apertura, e poi l’allievo di Erwann Tortuyaux è stato bravissimo a chiudergli tutte le porte. Nel secondo game ha cancellato due chance di 1-1, nel sesto ha sparato un ace sulla palla-break e nel game seguente ha strappato di nuovo la battuta a Paolino, conquistando il vantaggio decisivo. Da segnalare che al cambio di campo sul 5-2 Lorenzi ha chiesto l’intervento del fisioterapista, ma dopo un brevissimo consulto non ha ricevuto alcun trattamento. Nel game successivo si è guadagnato due chance per provare (almeno) a restare a galla ancora un po’, ma Mannarino ha fatto buona guardia, confermando di aver trovato il tennis giusto per vincere di nuovo anche a livello ATP, dopo un avvio di stagione che l’aveva visto vincere due Challenger su due (Canberra e Quimper) ma perdere all’esordio in tutti i primi cinque tornei maggiori. Si è sbloccato ad Acapulco e ha trovato di nuovo fortuna a Miami, dove nel 2015 raggiunse gli ottavi. Lo scorso anno, invece, dopo il KO al terzo turno non ebbe parole proprio tenere per gli organizzatori del torneo, scrivendo su Twitter che “giocare il Miami Open dopo aver giocato a Indian Wells è come volare con Air France dopo averlo fatto con Emirates”. Chissà, magari cambierà idea a suon di vittorie.

MASTERS 1000 MIAMI – Secondo turno
Adrian Mannarino (FRA) b. Paolo Lorenzi (ITA) 6-4 3-6 6-2