.
QUELLA FIDUCIA CHE FA MIRACOLIThe got his way today. @fabiofogna overcame #Young 6-0, 6-4 and what a reaction! #MiamiOpen pic.twitter.com/NFXmZM9Gn8
— Miami Open (@MiamiOpen) 28 marzo 2017
Fognini ha giocato talmente bene che è difficile individuare le chiavi del successo: semplicemente, ha funzionato tutto alla grande. Ha messo il rivale all’angolo accelerando col diritto, non gli ha dato alcuna possibilità di reagire e ha spinto dall’inizio alla fine. Gli sono bastati 22 minuti per mettere in cassaforte il primo set contro un rivale davvero sottotono, e costruirsi quella sicurezza che gli ha fatto comodo quando Young è riuscito finalmente a farsi vedere. Lo statunitense si è conquistato una palla-break nel secondo game del secondo set, ma Fognini ha reagito lasciandolo immobile con uno splendido rovescio incrociato e poi ha deciso che con le difficoltà al servizio poteva bastare così. Grazie a un’ottima percentuale di prime, il ligure non perde la battuta dall’ultimo game del primo set della sfida con Chardy: fanno 18 turni tenuti consecutivamente, peraltro concedendo palle-break solamente in due. Un rendimento sorprendente che gli ha lavato via dalla mente i cattivi pensieri e gli ha permesso di concentrarsi solamente sui tanti aspetti positivi, aiutandolo ad allungare definitivamente sul 2-2 del secondo set. Young gli ha cancellato una prima palla-break con un ace, ma lui se n’è guadagnata una seconda, ha preso in mano lo scambio con la risposta e l’ha chiuso col diritto, conquistando il break che ha risolto la partita. Dei classici cali nel finale neanche l’ombra: nell’ultimo game nemmeno la protesta di Young per un “challenge” negato dal giudice di sedia (perché chiesto troppo tardi), e il primo fallo di piede del match, sono bastati a distrarlo. Un drittaccio di Young gli ha offerto il match-point, un magnifico rovescio lungolinea l’ha convertito e l’ha reso il primo italiano di sempre a raggiungere per due volte i quarti di finale in un Masters 1000 sul veloce. Fa un certo effetto che a riuscirci sia lui, che fino a qualche tempo fa sembrava capace di fare grandi cose solo sulla terra battuta. A differenza di altri connazionali ha capito in tempo che non era così, e ora può approfittarne presentandosi ai quarti con una ritrovata fiducia. E quella, si sa, può fare miracoli. Anche se dall’altra parte della rete ci sarà Kei Nishikori. Meglio ancora se quello menomato visto contro Delbonis.
MASTERS 1000 MIAMI – Ottavi di finale
Fabio Fognini (ITA) b. Donald Young (USA) 6-0 6-4
GLI HIGHLIGHTS DI FOGNINI-YOUNG
RANKING ATP LIVE: FABIO AL N.34