Arriva dal Masters 1000 di Madrid la prima vittoria di Fabio Fognini nella stagione europea sulla terra: il ligure gioca un ottimo match contro Joao Sousa, domato 6-4 6-4 senza concedere palle-break. Ottimi segnali, anche se al 2° turno trova già Rafael Nadal. Seppi non va: fuori nelle qualificazioni.A un primo sguardo verrebbe da definirlo qualcosa di strano, ma visto che il protagonista è Fabio Fognini non c’è nulla di particolare. È normale vederlo passare dal nero di un primo turno perso a Monaco di Baviera contro Guido Pella, con appena cinque game raccolti e poca voglia di stare in campo, al bianco del suo match d’esordio al Masters 1000 di Madrid, risolto con un doppio 6-4 contro il portoghese Joao Sousa. Fabio è più forte e l’aveva dimostrato nei vari precedenti, l’ultimo qualche settimana fa a Miami, ma c’era sempre stata battaglia, tensione, capovolgimenti di fronte. Invece il primo incontro del tabellone principale del Mutua Madrid Open, giocato sull’Arantxa Sanchez Vicario, è andato tutto all’opposto, come se il Fognini che si è presentato alla Caja Magica non fosse lo stesso della scorsa settimana, o quello ancora a secco di vittorie sulla terra battuta dopo tre tornei. Un problema risolto con un match veramente perfetto, mai in discussione, con colpi e testa rivolti nella stessa direzione sin dal primo game e un avversario dominato anche più di quanto dica il punteggio. Fognini l’ha vinta di superiorità, con un break per set e zero distrazioni, non concedendo nemmeno una palla-break e permettendo al portoghese di trascinarlo ai vantaggi soltanto in un’occasione, nell’ultimo game dell’incontro. Il ligure ha mancato un match-point mettendo un diritto in rete, ma ha chiuso al secondo e timbrato l’uscita dal campo in appena 67 minuti. Un andamento non da Fognini, per un successo perfetto per lasciarsi alle spalle le scorie negative delle scorse settimane, e rimettersi in carreggiata proprio nel momento più importante, alla vigilia di Roma e Parigi.ORA C’È NADAL, SEPPI FUORI NELLE “QUALI”
Visto il tennis mostrato da Fognini, anche se servirà quella continuità che nel 2017 Fabio ha trovato solamente a Miami, è un vero peccato che il suo avversario di secondo turno si chiami Rafael Nadal, reduce da dieci vittorie consecutive (e due titoli) sulla terra battuta, le ultime nove senza cedere neanche un set. Tuttavia, Fognini può guardare alla sfida con serenità: sa come esaltarsi nei duelli importanti, e non va dimenticato che, anche se il Nadal del 2017 non è quello del 2015, il “classico” contro il maiorchino ha dato per tre volte ragione a lui. In più, se c’è un torneo sulla terra battuta nel quale Nadal fa un tantino meno paura, quello è proprio l’appuntamento madrileno, vinto solamente (si fa per dire) in tre occasioni. A meno di ripescaggi come lucky loser, invece, non sarà del torneo Andreas Seppi, battuto al turno decisivo delle qualificazioni dal francese Pierre-Hugues Herbert, noto soprattutto in qualità di gran doppista ma comunque fra i primi 100 del mondo anche in singolare. L’azzurro, che al primo turno aveva superato facilmente la wild card spagnola Carlos Taberner, si è arreso con due tie-break, entrambi iniziati col piede sbagliato e risolti da rivale senza particolari difficoltà. L’unica speranza, per Andreas, resta il sorteggio dei lucky loser: ci sarà almeno un posto, visto il forfait di Richard Gasquet (problemi alla schiena).
MASTERS 1000 MADRID – Primo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Joao Sousa (POR) 6-4 6-4
MASTERS 1000 MADRID – Turno finale qualificazioni
Pierre-Hugues Herbert (FRA) b. Andreas Seppi (ITA) 7-6 7-6
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