Fabio, anche a causa di alcuni problemi alla schiena, non riesce a far partita pari con il numero 10 al mondo che vola agli ottavi di finale

Un break per set ma un match che non è mai sembrato poter assumere una piega diversa. Il derby tricolore nel Masters 1000 di Madrid se lo aggiudica Matteo Berrettini contro Fabio Fognini: 6-3 6-4 lo score che promuove il romano agli ottavi, che ha potuto gestire il vantaggio costruito nelle fasi iniziali dei due parziali. Fognini, già in grande difficoltà all’esordio contro Taberner e con alcuni fastidi alla schiena, vede scappare immediatamente Berrettini sul 3-0 e non ha alcuna chance di rientrare in corsa nel punteggio. Il leit-motiv dell’incontro vede Matteo veleggiare in tranquillità nei propri turni di servizi, impreziositi da 5 ace e solamente 11 punti lasciati per strada, senza palle break concesse. Eccezion fatta per alcune estemporanee soluzioni di gran classe, il taggiasco non è nelle condizioni per tenere il ritmo martellante di Berrettini, in particolare col dritto. Il numero 10 al mondo, che aveva perso il derby di quattro anni fa a Roma per quello che fino ad ora era l’unico precedente tra i due, chiude i conti in 81 minuti e allunga la striscia positiva dopo il titolo di Belgrado: sulla sua strada in ottavi uno tra Ramos e Delbonis.

Sfiora la grande vittoria Marco Cecchinato ma alla fine cede a Roberto Bautista Agut per 6-2 6-7 7-5. Il siciliano, reduce dalle qualificazioni, lotta alla pari contro il numero 11 al mondo e riapre una partita che sembrava chiusa con Bautista al servizio per il match sul 6-5: sono tre, invece, i match point non sfruttati e sfida che viene allungata al terzo dopo un gran tie-break giocato dall’azzurro. L’ex semifinalista del Roland Garros ci crede, beffa l’avversario una seconda volta in risposta al momento di chiudere la pratica ma sul 5-5 perde i successivi due game.