Uno spento e nervoso Lorenzo Sonego viene sconfitto da Cameron Norrie nel secondo turno del Masters 1000 di Indian Wells, prestazione giocata su ritmi nettamente più bassi rispetto a quanto visto con Kecmanovic

Una prestazione opaca da parte di Lorenzo Sonego non è sufficiente per impensierire Cameron Norrie. Il britannico si impone con il punteggio di 6-4, 6-4 e continua il cammino nel deserto californiano. Qualche rimpianto per il piemontese sulla palla che poteva valere il 3-0 nel secondo set e che poteva raccontare una storia differente.

Subito break in apertura per Norrie in un game senza prime vincenti per Sonego e con un doppio fallo, nell’unico turno al servizio con qualche difficoltà di troppo. Contrariamente alla partita giocata contro Kecmanovic, il piemontese è sembrato all’inizio più scarico e lento sulle gambe e questo favorisce il gioco costante da fondo del britannico. Andato a servire sul 5-4 per il primo parziale, Norrie chiude a zero e si porta in vantaggio di un set dopo appena 37 minuti di gioco. “Sonny” chiude il set d’apertura con il 38% di punti vinti con la seconda, proprio quei punti persi nel terzo gioco che sono stati decisivi nell’andamento del punteggio.

A dimostrazione che si è trattato solo di un semplice passaggio a vuoto, nel secondo set è il campione dell’edizione 2021 a essere in ritardo di un break. L’urlo liberatorio di Sonego che accompagna il punto del 2-0 è stato talmente forte da coprire la chiamata della macchina, che lo stesso Norrie ha fatto fatica a sentire. Il break non viene però consolidato e nel successivo turno di battuta si torna “on serve” dal 40-15, quando Norrie riesce a far muovere tanto l’avversario l’errore diventa assai più frequente. Il quarto gioco è forse la sintesi migliore della partita, con scambi lunghi e faticosi vinti tutti quanti da Norrie. Dalla possibile palla del 3-0 Sonego, è arrivato un parziale di dodici punti a tre in favore Norrie che gli consente di passare in vantaggio. Il primo dei due contro break ottenuti da Sonego nel nono gioco sembravano aprire uno spiraglio di rimonta, che però non si concretizza e manda Norrie al terzo turno.