Nulla è ancora deciso, ha spiegato il presidente della FFT a l’Equipe, ma il trasloco nell’arena più grande d’Europa sembra inevitabile per giocare d’anticipo sulle ambizioni saudite ed evitare un disonorevole ‘declassamento’
Il Palais Omnisport de Palais-Bercy, o se preferite l’Accor Arena, è un impianto spettacolare. Interrato, coperto d’erba per non turbare troppo il paesaggio, è stato pensato dall’architetto Jean Prouvé con soluzioni che nel 1984 erano all’avanguardia. E che lo sono ancora – ad esempio il serpentone d’acciaio che serve per cambiare geometria e capienza facilmente alla sala principale, quella che ospita il centrale. Dal 1986 il POPB non fa solo parte del volto di questa zona di Parigi, proprio di fronte, ma dall’altra parte della Senna, alla Biblioteca Nazionale intitolata al Francois Mitterand; è anche la casa del Masters 1000 di Bercy, il salotto del tennis indoor europeo; ma presto potrebbe essere abbandonato. Sì, perché Il POPB resta bello ma non risponde più agli standard altissimi che richiede oggi un 1000, e che rischiano di essere stravolti – bouleversée, dicono qui – dall’impatto dei petrodollari arabi e dall’allargamento dei tabelloni da 56 a 96 posti. «Il campo Centrale è magnifico (e la sua atmosfera eccezionale)», scrivono Julien Reboullet e Frank Ramella su L’Equipe. «Lo stesso non si può dire per i campi 1 e 2, che hanno un soffitto molto basso e sono lontani dagli standard abituali, né per i campi di pratica, che sono stati spostati». I giocatori sono affamati di spazi sempre più comodi e ampi, altri palcoscenici premono, insomma la soluzione più facile per evitare un declassamento a ‘500’ – uno smacco terribile per la Grandeur… – lo ammette anche Gilles Moretton, presidente della FFT, è il trasloco.
Dove? Alla Défense Arena, a Nanterre, 15 km a nord-ovest di Bercy, poco oltre il grande arco della Defense, appunto, che dal 1989 risponde immenso, bianco e squadrato in direzione nord ovest alla gloria napoleonica dell’Arc de Triomphe L’arena più grande d’Europa, che può arrivare ad una capienza mostruosa di 40 mila spettatori e che ne tiene 32 mila per le partite del Racing 92, nobile e antica squadra di rugby della capitale. Le trattative su affitto e dettagli sono già avanzate, la prima edizione nella nuiova sede potrebbe essere quella del 2025. Anzi, con grande probabilità lo sarà. La FFT, come ha spiegato Moretton a L’Equipe, ha i diritti del ‘1000’, che valgono fra i 200 e i 300 milioni, ma disdegna la vendita e aborre un déclassement: «Non diventeremo mai un altro Indian Wells o un altro Madrid, ma sta a noi limitare il divario. Solo un torneo nella storia recente è stato declassato da Masters 1.000 ad ATP 500, ed è un eufemismo dire che Amburgo, spostandosi anche da maggio a luglio, ha perso enormemente». Non è detto che l’arrivo di un 1000 in Arabia Saudita, come ha ipotizzato il collega italiano di Moretton, il presidente della Fitp Angelo Binaghi, inneschi per forza un gioco della sedia, spingendo fuori dal recinto degli eletti proprio Bercy. I 1000, ad esempio potrebbero diventare dieci, ma i giocatori già borbottano, nicchiano, scuotono la testa temendo un infittirsi patologico del calendario. In ogni, caso, meglio correre ai ripari. E sotto l’attacco straniero, preparare la Defense.