Maria Sharapova e Kim Sears, tanto belle quanto poco sportive nel corso dell'Australian Open. Ma se il caso della siberiana non sorprende, fa notizia l'atteggiamento della Sears. Non l'avevamo conosciuta così…Oltre alle ennesime perle Slam di Novak Djokovic e Serena Williams, l’Australian Open ha lasciato in eredità due episodi di scarsa sportività, uno presunto, l’altro verissimo, entrambi nelle semifinali del torneo. La protagonista del primo è Maria Sharapova, accusata di condotta antisportiva dalla connazionale Ekaterina Makarova. La numero 9 del mondo ha rilasciato parole al veleno a un sito sportivo russo, delusa dal comportamento della connazionale. “Maria sa sempre come spazientire o distrarre le sue avversarie, specialmente prima di servire. Tante volte sembra pronta per battere, invece riprende a palleggiare con la mano”. Un comportamento usuale, ma che alla Makarova non è proprio andato giù. “Ci mette troppo tempo, supera molto spesso i venti secondi. Nel corso del match mi sono più volte distratta a causa di questi dettagli, la mia testa si è riempita di pensieri inutili”. E come se non bastasse, “a un certo punto ha iniziato a gridare ‘come on’ a ripetizione, sembrava si trovasse in un momento di difficoltà, invece stava vincendo facilmente”. Niente di nuovo se si parla della bella siberiana, più volte al centro dell’attenzione per questo genere di comportamenti. Per trovare i più recenti non c’è bisogno di riavvolgere nemmeno troppo il nastro: basta tornare alla vigilia del Masters, e quell’estrema freddezza nei confronti di Eugenie Bouchard. Una che un tempo la adorava, ma da quando è arrivata fra le migliori si è trovata di fronte una collega di ghiaccio, probabilmente preoccupata per il suo ruolo da reginetta sexy. Non è un caso, infatti, che l’altra rivalità più accesa di ‘Masha’ sia con Ana Ivanovic, anche lei top 10 pure fuori dal campo. L’ultimo atto della sfida è arrivato a Brisbane, ma senza fiamme. L’incendio era già divampato a sufficienza dopo la loro sfida di Cincinnati, quando ‘Masha’ sostenne di aver perso a causa di un MTO tattico, chiamato della rivale con l’obiettivo di toglierle la concentrazione nel suo momento migliore. Lei, che a causa dei suoi comportamenti ha attirato su di sé molta antipatia, che va ad accusare una collega? Proprio così. Chi la fa l’aspetti, ma chi le parla alle spalle pure. La Makarova è avvisata. Fortunatamente il prossimo week-end non saranno una a fianco all’altra in Fed Cup, per la gioia della (saggia) capitana russa Anastasia Myskina.
 
UNA NUOVA KIM SEARS?
Il fatto verissimo, e a memoria inedito, documentato dalle TV di tutto il mondo, porta invece la firma di Kim Sears, la fidanzata di Andy Murray. L’accaduto è ormai noto: direttamente dal Player’s Box, la prossima signora Murray si è lasciata andare a una frase da censura contro il ceco, mandato un paio di volte a… quel paese. Una caduta di stile incredibile, per una ragazza che in passato si è sempre distinta per eleganza, preferendo brillare di luce propria. Pur essendo la compagna di uno degli atleti più popolari del Regno Unito, non ha mollato il suo lavoro di pittrice (sul suo sito ufficiale non c’è traccia di Murray), e la si vede in non più di cinque o sei tornei all’anno, segno di come preferisca (o preferiva?) stare abbastanza sulle sue. Una presenza ben diversa rispetto a quella di Ester Satorova, la fidanzata di Berdych, secondo alcuni vera destinataria degli insulti post-match. Purtroppo non lo sapremo mai. Sicuro è invece che la modella ceca, spesso tacciata di eccessivo protagonismo, si è sempre comportata in maniera esemplare e anche stavolta ne è uscita da signora. Non paga delle polemiche scatenate, la Sears ha poi cavalcato l’onda presentandosi in tribuna per la finale con una felpa nera con il logo ‘Parental Advisory: Explicit Content’ (avviso per i genitori: contenuti espliciti), lo stesso usato in televisione prima di scene che contengono immagini o frasi poco adatte ai più piccoli. Idea geniale per sdrammatizzare, ma completamente fuori dagli schemi della Sears tradizionale, o di come si era sempre mostrata in tribuna. Che il tanto atteso anello di fidanzamento, sfoggiato per la prima volta proprio in Australia, abbia avuto un effetto negativo? O è il tennis che a lungo andare dà alla testa? Bisognerebbe chiederne un’opinione a Murray, che sull’argomento ha ovviamente preferito glissare. Magari Kim desiderava soltanto togliere un po’ di pressione al fidanzato alla vigilia della finale: buona idea, che però ha funzionato solo in parte. Lei è finita in prima pagina sui principali quotidiani britannici, che inneggiando allo scandalo si sono quasi scordati dell'imminente finale Slam del loro baronetto, ma il suo futuro marito è andato fuori di testa comunque, a metà della sfida con Djokovic. Così, ha perso due volte.