di Gabriele RivaLa numero uno del mondo Maria Sharaova
è stata nominata ambasciatrice dell’Onu in una cerimonia che si
è tenuta
ieri al quartier generale delle Nazioni Unite
di Gabriele Riva
La numero uno del mondo Maria Sharaova
è stata nominata ambasciatrice dell’Onu in una cerimonia che si
è tenuta
ieri al quartier generale delle Nazioni Unite. Maria ha colto l’occasione
per fare una generosa donazione per le vittime di Chernobyl
Un
modo diverso dal solito per passare il giorno di San Valentino, non
c’è
che dire. Maria Sharapova l’ha trascorso nel quartier
generale
delle Nazioni Unite dove è stata insignita del titolo di Ambasciatrice
dei Programmi di Sviluppo. “Sono delle iniziative che coinvolgono tutto
il mondo facendo una notevole differenza per le persone e per la loro
qualità
della vita, e non potrei essere più felice di dare il mio contributo a
chi lavora in questo senso”. Quale testimonianza migliore a conforto di
queste parole se non una donazione a 5 zeri che Maria ha voluto mettere
nelle mani sapienti di otto fondazioni che lavorano per accomodare in qualche
modo il disastro provocato dallo scoppio del reattore nucleare di Chernobyl
avvenuto nel 1986: sono passati ormai più di 20 anni ma gli effetti (e
i rischi tutt’ora esistenti) non sono ancora stati assorbiti, anzi.
(Nella
foto, Maria Sharapova alle Nazioni Unite con l’assegno da 100.000 dollari
che la sua fondazione ha donato al progetto di sviluppo per Chernobyl e
le sue vittime)
Il lavoro di Ambasciatrice di Masha consisterà
anche nello sfruttare la sua immagine universalmente conosciuta per promuovere
gli sforzi delle Nazioni Unite in tutto il mondo per
raggiungere
i propri scopi, tanto complessi quanto nobili: migliorare, quanto possibile
le condizioni di vita di moltissime popolazioni. Sradicare la povertà,
sempre più diffusa, portare i bambini all’interno delle scuole
(cosa non
così scontata in alcune parti del nostro globo), dare accesso
all’acqua
potabile. Insomma, non certo obiettivi facili ma anche il contributo di
una donna-immagine come la Sharapova può dare una mano a sensibilizzare
molti, e infatti è lo stesso Sottosegretario Generale delle Nazioni
Uniti,
Ad Melkert, a confermarlo: “Maria è un vero esempio per molti
giovani
che affrontano le difficoltà della vita. Sta già costruendo la
sua carriera
da top player e nel frattempo può darci una grossa mano
nell’aiutare i
più sfortunati a migliorare le proprie condizioni”.
La donazione cui facevamo riferimento precedentemente
deriva anche dai proventi della neonata fondazione della russa, la Maria
Sharapova Foundation. “Inizialmente mi voglio concentrare sulle zone
colpite
dalla tragedia di Chernobyl perché sono quelle che
sento più vicine,
la mia famiglia, prima che nascessi, viveva in Bielorussia, e furono costretti
a scappare”.
Masha si aggiunge a una lista di nomi di
sportivi d’eccezione che danno il loro contributo in termini di immagine
ma anche di donazioni in denaro alle Nazioni Unite, gente come Ronaldo
o Zinedine Zidane, solo per citare due esempi.
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