THE PODCAST – Puntata speciale interamente dedicata alla squalifica di Maria Sharapova. Abbiamo cercato di affrontare l’argomento con un approccio rigoroso, senza sconti ma senza voler condannare a tutti i costi. Crediamo sia uscito un dibattito interessante. Spazio alle vostre domande e a qualche aneddoto non solo tennistico.

Ecco il Podcast, o meglio, lo “Sharapodcast” interamente dedicato alla squalifica di Maria Sharapova. Insieme a Jacopo Lo Monaco e Vanni Gibertini, analizziamo la vicenda da diversi punti di vista. Come tutti, non abbiamo risposte certe, ma crediamo che certe domande siano legittime. In primis, è giusto che il Tribunale sia nominato da una delle parti in causa? Questo problema sarà bypassato dal CAS di Losanna, dove sarà garantita la terzietà del collegio. Vanni non tiene in considerazione chi vorrebbe punire la Sharapova per aver preso il meldonium fino al 2015. “Parliamo di regole, allora si ragiona dal 1 gennaio in poi. Quella della Sharapova e del suo staff è stata una clamorosa leggerezza, quindi credo che la sanzione sia sostanzialmente giusta. 2 anni sono molti, ma non vedo molti margini per una riduzione in appello”.

Jacopo tende a essere più indulgente con Maria: “Leggendo la sentenza e diversi pareri, ci sono diversi punti che mi lasciano perplesso. Perché nessuno ha avvisato Masha che stava prendendo una sostanza che da lì a poco sarebbe stata vietata? Perché ha continuato a prenderla anche nel 2016? Questo mi fa pensare che non ne sapesse niente. Certo, lascia perplessi il fatto che non abbia mai menzionato il fatto che prendeva il meldonium”. Tanti dettagli e qualche battuta per stemperare la tensione.

Spazio anche alle vostre domande, sia sul caso Sharapova che sull’attualità. Come sempre, “tira” molto l’argomento Roger Federer, con lo svizzero tornato in campo a Stoccarda. Le nostre opinioni sull’immediato futuro dello svizzero, raffrontate anche ad alcune statistiche. A chiudere, un paio di aneddoti: la carriera della giornalista americana Courtney Nguyuen, il cui podcast insieme a Ben Rothenberg ha raccolto ben 20.000 dollari grazie al crowdfunding…tranquilli, noi non chiederemo mai soldi a chi ci ascolta! L’aneddoto di Jacopo con una tifosa della Juventus e la sigla finale…scelta da Vanni.